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Generation War, su Raitre la miniserie tedesca che racconta la Seconda Guerra Mondiale dal punto di vista di cinque amici

Su Raitre Generation War, miniserie con al centro cinque amici che, durante la Seconda Guerra Mondiale, si ritrovano a vivere il conflitto in diversi luoghi ed a subirne le conseguenze

pubblicato 4 Settembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 11:15

Trasmesso l’inverno scorso, Raitre manda in onda questa sera alle 21:15 e domani sera alle 21:00 la miniserie Generation War, produzione tedesca del 2013 in tre puntate montate in due per il nostro Paese. Si tratta di un racconto ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, con al centro cinque giovani amici, convinti che il conflitto non durerà molto, ma che invece dovranno scontrarsi con la brutalità della guerra e con le sue conseguenze anche nella loro vita.

La miniserie ha inizio nel 1941: a Berlino, cinque amici si ritrovano prima dell’operazione Barbarossa, ovvero la spedizione tedesca in Russia. Wilhelm Winter (Volker Bruch) e suo fratello Friedhelm (Tom Schilling) fanno entrambi parte dell’esercito, anche se con incarichi differenti: il primo, infatti, è un tenente della Wehrmacht, la cui esperienza sul campo gli ha fatto guadagnare il rispetto del padre Vater (Peter Kremer). Il secondo, invece, è contrario alla guerra e, per questo, farà fatica ad inserirsi nel gruppo degli altri soldati.

Anche Charlotte (Miriam Stein) sarà al fronte, ma come crocerossina. Durante il conflitto, cercherà il coraggio per dichiarare i propri sentimenti a Wilhelm. Greta Müller (Katharina Schüttler), invece, è una giovane che vuole diventare cantante: per questo, avrà una relazione con l’agente della Gestapo Dorn (Mark Waschke), nonostante sia innamorata del sarto ebreo Viktor Goldstein (Ludwig Trepte), che proverà a salvare dai campi di sterminio facendosi aiutare proprio dall’amante.

I cinque, quindi, saranno alle prese con la guerra da diversi punti di vista: da una parte l’esercito, dall’altra i civili, ma la miniserie racconta anche l’attività dei partigiani polacchi e la lotto contro il Nazismo, mostrando come il conflitto cambierà profondamente i protagonisti che, nonostante si siano promessi di rivedersi il Natale successivo, dovranno attendere.

Numerose le critiche rivolte alla miniserie: se c’è stato chi ne ha apprezzato la sceneggiatura e la scelta di mostrare dettagli non raccontati in altri film di guerra, c’è chi ne ha criticato il contenuto. Secondo alcuni, infatti, la descrizione dei Nazisti è risultata inaccurata, come così la decisione di non trattare il tema dell’Olocausto. Inoltre, è stata criticata la rappresentazione dei partigiani polacchi come se fossero più antisemiti dei tedeschi. Nonostante le numerose critiche, Generation War -trasmesso dalla Zdf- è stato un successo di ascolti, con oltre 7 milioni di telespettatori per ogni episodio.