Home DiMartedì Gene Gnocchi e la satira politica: “Andrebbe ripensata, le copertine politiche stanno tirando la corda”

Gene Gnocchi e la satira politica: “Andrebbe ripensata, le copertine politiche stanno tirando la corda”

Il comico rifarebbe Quelli che il Calcio, ma solo se torna anche Simona Ventura.

pubblicato 27 Maggio 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 19:18

La satira politica in tv? Secondo Gene Gnocchi, andrebbe ripensata. Il comico si occupa ormai da tempo della copertina satirica di DiMartedì, il talk di Giovanni Floris, eppure pensa che questo genere di appuntamenti andrebbero modificati in favore di formule nuove. Ecco il suo pensiero, dalle pagine del quotidiano Libero:

“(A DiMartedì, ndr) Mi trovo benissimo, ho una bella visibilità e ho sempre fatto quello che volevo. Ma… bisogna ripensare questo tipo di comicità nella politica. Mi riferisco alla copertina satirica, sta un po’ tirando la corda. In linea generale il francobollo comico, il classico ‘facce ride’, ha fatto il suo tempo, bisogna pensare formule diverse. Bisogna andare in studio, sparigliare le carte. Fare al politico domande impertinenti. Tutto dipende se hai davanti una persona intelligente, che accetta il confronto. Se vai in una trasmissione e non hai ‘paura’ di quello che può succedere c’è qualcosa di sbagliato. Ti devi mettere in gioco”.

Il futuro di Gene Gnocchi, intanto, passa da Zelig Tv, il canale 63 del digitale, dove conduce il programma Radio Molla in compagnia della figlia Silvia. “Altro non è che una parodia della vecchia Mtv (…) Era un’altra televisione, una tv che si scriveva. Allora si rischiava, si facevano cose nuove. Oggi non è più possibile, ci sono solo format. Altro mondo. Adesso la comicità fa più fatica“, ha detto alla giornalista Alessandra Menzani. Nel frattempo resterà un’altra stagione a DiMartedì (“Ho firmato per quest’anno e per il prossimo, poi dipende cosa vogliono fare“) e rifarebbe Quelli che il calcio, ma solo se torna anche Simona Ventura (“Con lei sì. Con Simona mi sono trovato molto bene, avevo libertà assoluta. Non ci penserei due volte”).

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