Gazebo, la Finanza in redazione per accusa di hackeraggio: scherzo o denuncia del M5S? (VIDEO)
Diego Zoro Bianchi posta uno scatto che testimonia la presenza della Guardia di Finanza in redazione: in molti pensano a uno scherzo, ma in fondo potrebbe essere arrivata una denuncia dal M5S.
Aggiornamento 17.30
Gazebo pubblica un breve video dell’ingresso della Guardia di Finanza nella redazione del programma. I dubbi, se possibile, aumentano. Da notare Andrea Salerno fermo sulla pagina del M5S senza far nulla. A Carnevale…
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Metti sui social una foto con la Guardia di Finanza nella redazione di Gazebo nel pomeriggio di Carnevale e diventa oggettivamente difficile capire se si tratti di una vera azione delle Fiamme Gialle o di uno ‘scherzetto’ organizzato da Zoro & co.
Certo è che a vedere i ‘distintivi’ al collo degli agenti, con pettorina della Gdf, ti ritrovi a pensare, nello stesso momento, che sono stati davvero bravi a trovare i ‘costumi’ o anche che la Finanza ha scelto davvero un giorno perfetto per far visita a Gazebo.
Fatto sta che la foro c’è e la didascalia parla anche di un’accusa di hackeraggio:
Follia! Ci hanno sequestrato il computer di redazione per l’hackeraggio… Qualcosa abbiamo ripreso #gazebo
Ci aspettiamo, dunque, dettagli nella puntata di questa sera, ma qualche ipotesi si può fare. Non è difficile, infatti, che il sequestro del pc di redazione, che a occhio sembra essere quello di Andrea Salerno, sia dovuto a una serie di denunce arrivate dal Movimento 5 Stelle. Nelle ultime settimane, infatti, Zoro e Salerno hanno realizzato diversi servizi sulle consultazioni online del Movimento, riuscendo anche a entrare nella Rete dei ‘grillini’.
Nel servizio di apertura, datato 22 gennaio, infatti, Salerno riesce a entrare nel profilo di un iscritto al M5S semplicemente immaginando e-mail e password e conquistando così il diritto a votare sulla consultazione per la Legge elettorale.
Lo scorso 26 febbraio, invece, sempre Salerno era riuscito a dimostrare che era possibile votare più volte per l’espulsione dei quattro senatori ‘dissidenti’, entrando ancora nel sistema del Movimento (con il poco ‘prudente’ hashtag #hackertime). E rivediamo questo secondo servizio in basso.
Un’azione che non è affatto piaciuta ai militanti del Movimento: in alcuni commenti ai post sulle votazioni sul blog di Beppe Grillo, infatti, si è parlato di “furto di password” e di “furto di identità”, passibile dunque di denuncia.
Potrebbe essere quindi questa la motivazione che ha portato la Finanza a Gazebo e al sequestro di un PC. Ma aspettiamo delucidazioni in merito nella puntata di questa sera. L’idea che possa essere uno scherzo (ottimamente congegnato) non mi abbandona. E in fondo lo preferirei…