Garimberti rivendica il ruolo di garante: “Le nomine le faremo nel Cda”
Nomine Rai discusse a Palazzo Grazioli? Per tutti una realtà innegabile (decine di indiscrezioni non smentite di solito fanno una verità), ma non per il Presidente Garimberti che ritorna sulla questioni con giorni di ritardo e un’attitudine che, dando per scontata la buona fede, appare fin troppo naive visto l’argomento. Non ho smentito, perchè non
Nomine Rai discusse a Palazzo Grazioli? Per tutti una realtà innegabile (decine di indiscrezioni non smentite di solito fanno una verità), ma non per il Presidente Garimberti che ritorna sulla questioni con giorni di ritardo e un’attitudine che, dando per scontata la buona fede, appare fin troppo naive visto l’argomento.
Non ho smentito, perchè non smentisco l’ovvio, ma come ho già detto in consiglio di amministrazione, finchè sarò seduto sulla sedia di presidente le nomine si fanno in consiglio. E intendo mantenere questo impegno.
Quindi nessun inciucio con la pesante ombra del condizionamento posto dal Presidente del Consiglio, nonché proprietario di famiglia del principale concorrente Rai, Garimberti ha intenzione di riportare la discussione sulle nomine dei vertici aziendali nelle sedi istituzionali, anzi dà per scontato che sia così.
Per il Presidente c’è, nonostante si sia solo alle prime balbettanti settimane di lavoro, l’orgoglio di una votazione (quella per eleggerlo) unanime:
Un voto che è per me motivo d’orgoglio e anche ragione di un senso di responsabilità di cui mi sento caricato. Mi avete votato all’unanimità per cui sarò presidente di tutti, garante dei principi del servizio pubblico e super partes. Io in cda ho spiegato che voglio essere garante di queste libertà, ma libertà di espressione non deve essere un abuso. Ci devono essere non limiti ma chiare responsabilità. Bisogna sapere chi risponde a chi e spesso in rai questo non si sa. Mi riconosco in una definizione di Montanelli, che diceva “no al manganello, ma no al bordello”.
Basterà attendere i nomi dei designati per capire se il Presidente Rai, con tutto il rispetto, è uno che crede alla favole oppure è realmente capace di renderle realtà.