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Game of Thrones 6, la battaglia di domenica prossima risolleverà la serie tv dalla critiche?

I fan criticano la sesta stagione di Game of Thrones per la mancanza di azione, ma Nikolaj Coster-Waldau la difende, mentre domenica andrà in onda Battle of the bastards, battaglia tra le più difficile da realizzare

pubblicato 17 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:34

Mentre la sesta stagione di Game of Thrones si avvicina all’episodio tra i più attesi della stagione, ovvero “Battle of the bastards”, la serie tv della Hbo deve affrontare alcune critiche giunte tramite la rete. Numerosi fan dello show, infatti, stanno rimanendo delusi dalla sesta stagione, che sarebbe scarsa in colpi di scena ed azione, fatta eccezione per qualche episodio.

-Attenzione: spoiler-
Non è bastata la resurrezione -data per scontata da molti- di Jon Snow (Kit Harington), così come la commovente uscita di scena di Hodor (Kristian Nairn). Per i fan, l’assenza dei libri di George R. R. Martin da cui trarre spunto (“The Winds of Winter”, che racconterà i fatti di questa stagione, non è ancora stato pubblicato) ha contribuito ad abbassare la qualità di un telefilm che, però, riesce comunque ad ottenere ascolti record.

Per Nikolaj Coster-Waldau (Jaime), però, è tutto nella norma. Se sembra che non stia accadendo nulla di interessante, è perchè la sceneggiatura serve a costruire l’attesa per chiudere la stagione al meglio, spiega l’attore a TvLine:

“E’ divertente. Penso che siano successe un sacco di cose in ogni episodio. Ma lo capisco. La gente è viziata -in senso buono!- e si aspetta cose folli. Succede così ogni anno”.

Per Coster-Waldau la tensione narrativa va raggiunta con calma:

“Non si può raggiungere il massimo in ogni episodio. Poi si rende il pubblico insensibile. Bisogna costruire l’attesa. Si deve raccontare una storia, spargere i semi. Poi -si spera- darà i suoi frutti molto meglio, invece che ottenere tutto in una sola puntata”.

Pare che la prossima puntata sarà una di quelle in cui il pubblico potrà finalmente iniziare ad essere più soddisfatto. “Battle of the bastards”, come hanno già anticipato gli showrunner della serie tv David Benioff e D.B. Weiss, porterà in tv una delle più grandi battaglie prodotte per il piccolo schermo: l’episodio mostrerà la sfida tra Jon Snow e Ramsay Bolton (Iwan Rheon). Per realizzarla, sono state impiegate 600 persone dello staff, 500 comparse (che hanno seguito attente coreografie), 25 stuntmen, 70 cavalli (numero significativo, considerato che gestire i cavalli su un set non è cosa facile) e 25 giorni di riprese (più di quanto si impieghi per girare un normale episodio di uno show).

Alla regia c’è Miguel Sapochnik, già alla regia di “Hardhome”, l’episodio con lo scontro tra i Guardiani della Notte, i Bruti e gli Estranei. “Miguel ha fatto un grande lavoro con ‘Hardhome’ la stagione scorsa, abbiamo pensato di richiamarlo, ma questa volta di farlo lavorare con i cavalli”, ha detto Benioff ad Entertainment Weekly. “Alcune delle scene che ha girato sono le migliori della stagione”. “Si è davvero superato”, ha aggiunto Weiss. “Le battaglie medievali richiedono una grossa quantità di risorse e di coreografie per realizzarle al meglio. Mi sembra che abbiamo fatto qualcosa che non spesso si vede in tv ed al cinema”.

Dal canto suo, Sapochnik rivela di aver svolto il lavoro seguendo le indicazioni degli autori:

“Ogni battaglia in Game of Thrones è unica. Penso che sia perchè David e Dan continuano a farle. Nel caso di ‘Battle of the bastards’ -o ‘Bob’ come l’abbiamo chiamato affettuosamente in produzione- volevano fare qualcosa di spettacolare, che non sono riusciti a fare nella prima e seconda stagione. Sono stato particolarmente interessato nel rappresentare l’orrore della battaglia ed il ruolo della fortuna”.