Gabriele Cirilli a Blogo: “Fuori da Tale e quale show per scelta mia, critici hanno pregiudizio verso di me”
“Ma quale esclusione, è stata una mia scelta non rifare Tale e quale show. Non sono come quelli che devono per forza presenziare in tv. Ho una carriera trentennale, la gente nei miei confronti prova un amore spropositato, ho la stagione teatrale piena”
“Non sono come quelli che devono per forza presenziare in tv. Ho una carriera trentennale, il mio pubblico è eterogeneo. Da Tale e quale non sono stato escluso, ma è stata una mia scelta, coadiuvata da Carlo, non esserci. Io vado in giro per l’Italia, c’è un amore nei miei confronti spropositato, sconsiderato. Non credo che fingano tutti, non credo che riempiano i teatri così per sfizio“. Gabriele Cirilli ai microfoni di Blogo commenta così la sua assenza nella nuova edizione di Tale e quale show, iniziata venerdì scorso su Rai1. Il comico precisa:
Non è una esclusione, è stata una scelta mia coadiuvata da Carlo. Con lui ci sentiamo ogni anno a giugno, ci siamo guardati in faccia e siamo arrivati alla conclusione che stavolta era difficile creare una cosa nuova. Allora gli ho detto: ‘Facciamo così, io quest’anno faccio teatro’. Meglio farsi rimpiangere che farsi sopportare. Semplicemente non ci è venuta un’idea come quella dei cartoni animati della scorsa stagione.
Non sei stato sostituito nel cast, un bel gesto da parte di Conti.
Mi fa piacere, ma penso anche che nessuno è indispensabile. Con Carlo, che ringrazierò tutto la vita, ho inventato la Mission Impossible, nel format non c’era. Era il momento del picco di ascolti, uno dei tanti della trasmissione. Proporre quest’anno un qualcosa che la danneggiasse mi avrebbe fatto dispiacere.
Hai controllato la curva di ascolti della prima puntata?
No, a me la curva la facevano vedere la Endemol (la società che produce il programma, Ndr) e gli autori. Onestamente non lo so, ma so che la puntata è andata bene, ho fatto il tifo per loro. Però ora mi hai messo in testa un pallino, mi informo e ti faccio sapere! (ride, Ndr)
Dopo aver deciso che non avresti preso parte al programma, ti è venuta in mente l’idea di proporti come giurato fisso?
Certo, in passato ho anche fatto una puntata da giurato, per sostituire Loretta Goggi colpita dal lutto della morte della madre. Fu una puntata strepitosa, ero con Lippi e De Sica. Mi comportai bene. Ma qui, purtroppo, vengono fatte scelte editoriali dalla Rai. Hanno scelto di chiamare due grandi nomi come Panariello e Salemme. Tanto di cappello, che ci posso fare?
Sui social cogli un pregiudizio nei tuoi confronti? Qualcuno si è detto sollevato dalla tua assenza in questa stagione…
Sui social c’è tanta frustrazione. Quando una persona non riesce a realizzarsi nella vita e ne vede una che ce l’ha fatta e che non gli sta simpatica, si scatena. Neanche il Papa è amato da tutti, figurati Cirilli… Tanti mi odiano, a tanti non faccio ridere, ma ringraziando Dio, ce ne sono molti di più a cui io piaccio e che mi amano. Se così non fosse, sarei io il primo a smettere con questo lavoro. I social hanno dato a tutti la parola, anche a chi non dovrebbe averla. La libertà, quando è troppa, diventa quasi una dittatura. Il troppo storpia.
Insomma, nei tuoi confronti c’è un pregiudizio?
Non da parte della gente, ma l’ho notato per esempio quando conducevo Eccezionale veramente. I giornalisti mi hanno molto criticato per un pregiudizio. La trasmissione con me ebbe un grande successo, le davo umanità. Poi l’anno dopo io non c’ero e infatti l’hanno sospesa dopo la quarta puntata. È stato un successo per me, perché ho dimostrato che quel programma senza di me non andava avanti, ma anche un insuccesso perché hanno rovinato un mio format. I personaggi nazional-popolari come me sono più soggetti a critiche rispetto ad altri come Maurizio Crozza o Luca e Paolo.
Hai progetti televisivi futuri?
No, sto facendo teatro con il mio spettacolo Mi piace e con La Famiglia Addams. In realtà quando si è saputo che non avrei fatto Tale e quale show, mi hanno proposto di essere presenza fissa in alcune trasmissioni televisive, anche nuove. Non faccio nomi, perché non sarebbe carino, ma ho preferito di no. Sono onesto con le persone che hanno pagato un biglietto e che escono di casa per venirmi a vedere in teatro. Ho la stagione piena.
Per chiudere: sei riuscito a riappacificarti con Diego Abatantuono dopo quanto accaduto per Eccezionale veramente?
Non ho mai litigato con Diego. Siamo sempre stati amici, lo saremo sempre (in realtà un anno fa su queste colonne affermò che non c’era più un rapporto di amicizia con l’attore, Ndr). Da parte mia c’è sempre stata una stima incredibile. Mi dispiacque per la modalità della mia esclusione da Eccezionale Veramente. Lo sapevano tutti, tranne me. Ma questo non ha cambiato l’affetto verso Diego Abatantuono che mi ha dato una grande opportunità. Anzi, magari riuscissi a tornare a lavorare con lui.