Home Festival di Sanremo Sanremo 2023, AD Rai Fuortes su intervento Zelensky: “Escludere la guerra dal Festival sarebbe una forzatura”

Sanremo 2023, AD Rai Fuortes su intervento Zelensky: “Escludere la guerra dal Festival sarebbe una forzatura”

“La direzione del Festival di Sanremo 2023 è in contatto con lo staff del presidente Zelensky per definire le modalità del suo intervento”

4 Febbraio 2023 16:59

Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, esce allo scoperto riguardo le polemiche sull’intervento del Presidente Ucraino Zelensky alla serata finale del Festival di Sanremo 2023. Il rumore che sta facendo da contorno a ciò che vedremo sabato 11 febbraio, poco prima della proclamazione del vincitore di questa edizione, si trasformerà semplicemente un sottofondo d’accompagnamento. Lo si può tranquillamente mettere in conto dato che ormai non c’è più dubbio: Zelensky parlerà in un videomessaggio e questo videomessaggio sarà trasmesso, punto.

In un’intervista a La Repubblica, l’AD Rai fuga qualsiasi dubbio difendendo la scelta: “La guerra in Ucraina ha avuto un’importanza così grande nelle nostre vite dell’ultimo anno che la forzatura sarebbe escluderla. La direzione del festival è in contatto con lo staff del presidente Zelensky per definire le modalità del suo intervento“.

Parole che seguono le dichiarazioni del direttore Artistico e conduttore Amadeus fatte pochi giorni fa al settimanale Chi: “Siamo in contatto, ha chiesto di essere presente con un messaggio registrato. Deve essere un messaggio di pace, andrà in onda nella serata del sabato dopo le 28 esibizioni dei cantanti in gara. Comprendo e non mi meraviglio che il suo intervento possa dividere, ma tutte le guerre sono orribili e abbiamo il dovere di non dimenticarlo“.

Il riferimento è alle polemiche piovute dal mondo politico, di cui una parte ve ne abbiamo dato conto. Inoltre alcuni componenti consiglio di amministrazione Rai ha chiesto il controllo preventivo del videomessaggio che dovrebbe durare – stando a indiscrezioni – due minuti.

Fuortes ha poi aggiunto: “È evidente che Sanremo, soprattutto lo scorso anno, sia riuscito a parlare a tutto il Paese. Il miracolo è stato quello di una vera e propria rinascita e molti dei meriti sono di Amadeus che è riuscito a compiere scelte musicali giuste e ad allargare enormemente l’interesse attorno al festival anche toccando temi sociali, politici e culturali rilevanti.

A proposito di Fiorello, fresco di annuncio al Tg1 sull’approdo di Viva Rai 2 in salsa Festival dopo le serate di Sanremo 2023, ha affermato: “Fiorello è il numero uno dell’intrattenimento in Italia. Il suo programma è un progetto aziendale che si riflette con enorme successo su Rai 1, RaiPlay e RaiPlay Sound“.

Infine, una virata sulla rivoluzione che sta coinvolgendo Rai 2: “L’impegno nasce con questo obiettivo: sperimentare senza avere il ‘terrore’ dello share. Che purtroppo è un problema che si presenta comunque, perché gli ascolti hanno effetti sulla pubblicità e sulla comunicazione. Da settembre su Rai 2 il 70% dei programmi è nuovo, non è mai successo nella storia della Rai. Nell’ultimo mese lo share della rete è cresciuto quasi del 20% rispetto al gennaio del 2022“.

 

 

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