Ovazioni, standing ovation, applausi. Nei talk politici sono all’ordine del giorno e capita spesso di domandarsi fino a che punto certi gesti siano o meno spontanei.
I programmi dell’access prime time ne fanno orgogliosamente a meno (Stasera Italia e Otto e mezzo), altri provano a contenerli (vedi Cartabianca), altri ancora ne fanno un tratto distintivo. In quest’ultima categoria rientrano a tutti gli effetti Di Martedì e, da un periodo più recente, Fuori dal coro.
La versione ‘by night’ della trasmissione di Mario Giordano non esisterebbe senza pubblico in studio. Lo stile ‘funariano’ del giornalista piemontese, arricchito da una narrazione a effetto, necessita di un consenso diretto che – per forza di cose – è rappresentato dal “rumore” e dalla lode dei presenti.
Lo scalda pubblico di #fuoridalcoro pic.twitter.com/ajBSbNpHTJ
— Massimo Falcioni (@falcions85) September 26, 2019
Ma tutto avviene sempre spontaneamente? Ad osservare bene lo schermo si direbbe di no. Nei campi larghi, infatti, fa spesso capolino una figura seduta in platea che comanda letteralmente gesti e atteggiamenti dei vicini di posto. In apparenza uno del pubblico, nella realtà molto più semplicemente uno scalda-pubblico.
Lo scalda pubblico di #Fuoridalcoro dà ordine di alzarsi in piedi. pic.twitter.com/z98mcyg7eD
— Massimo Falcioni (@falcions85) July 18, 2019
Insomma, se parte un applauso il merito è suo, se questo si fa energico è merito suo, se ci si alza in piedi in segno di entusiasmante approvazione è merito suo. Capelli lunghi nero corvino, l’uomo è stato più volte intercettato anche ad Avanti un altro, dover ricopre il medesimo ruolo.