Fuori dal coro spezza il flusso di talk show di Rete 4, ma senza dare risposte: la recensione
Un flusso di servizi e inchieste che fa salire lo sdegno: questa la cifra di un programma con cui Mario Giordano ha trovato il suo posto ideale in tv
Rete 4 è piena di talk show. Nella formazione della sua programmazione la rete necessitava quindi di un programma che spezzasse il fiume di parole di opinionisti, giornalisti ed esperti che si alternano di sera in sera davanti al pubblico. La missione è stata affidata qualche anno fa a Mario Giordano: Fuori dal coro è diventato così uno dei programmi più noti delle prime serate di Rete 4, proprio per la sua capacità di differenziarsi dagli altri formati e, soprattutto, per il suo conduttore.
La recensione di Fuori dal coro
Una maratona di servizi
Fin dalla partenza, il programma non lascia un attimo di respiro al proprio pubblico: proprio come un film d’azione (ma con un budget un po’ più basso), il flusso di notizie raccontate da Fuori dal Coro formano un racconto che passa dalla cronaca all’attualità, tornando poi alla cronaca e sfiorando la politica.
Complici le poche interruzioni pubblicitarie, la scaletta proposta nel corso della puntata lavora per segmenti veloci: lancio da studio, servizio e ripresa della linea dallo studio per lanciare un nuovo servizio ed un nuovo argomento. Niente di nuovo: programmi da prima serata come Le Iene propongono da tempo un ritmo del genere, utile anche per rivedere determinati servizi e solo quelli su Mediaset Infinity.
Stupisce, però, che questo formato sia stato applicato ad un programma di stretta informazione, dove l’intrattenimento non è contemplato. L’obiettivo di Fuori dal Coro, d’altra parte, non è divertire, ma indignare e suscitare rabbia.
Tante domande, poche risposte
Uno sdegno che è diretta conseguenza dei contenuti proposti minuto dopo minuto: Mario Giordano non va in cerca di risposte, ma suggerisce domande, mette il pubblico di fronte a fatti, tanti fatti, raccontati da servizi ed esclusive accompagnati da tappeti musicali di tensione e drammatici.
Guardando Fuori dal Coro si deve avere la consapevolezza che non si troveranno soluzioni ai temi trattati, ma l’evidenza che quei temi sono sotto gli occhi di tutti, anche delle istituzioni. Il celebre segmento dedicato ai “ladri di case” ne è un esempio emblematico: il programma racconta i casi di occupazioni abusive, ma ormai sembra più orientato a scatenare reazioni negative piuttosto che provare a indagare sul perché quei fatti raccontati avvengano ancora.
Mario Giordano, showman delle notizie
Alla guida resta saldo Mario Giordano, che con Fuori dal Coro ha trovato il suo spazio ideale in tv. Pronto a provocare e noncurante del giudizio altrui, il giornalista costruisce le puntate lasciandosi il giusto spazio per intervenire con i suoi commenti. Uno spazio non esagerato, in modo che il conduttore non sovrasti le notizie, ma sufficiente per porre la propria firma al programma.
Fuori dal Coro non potrebbe esistere senza Mario Giordano, che si è trasformato nel corso delle edizioni in uno showman delle notizie, capace di reggere una diretta di più di tre ore senza mai abbassare la guardia e soprattutto senza farla mai abbassare al pubblico.