Fuori dal Coro, Mario Giordano tra temi classici (sicurezza, vaccini) e un’intervista sul velluto alla Meloni. Spicca un “Donato, sveglia”
Il talk show si dimostra ancora una volta il più aggressivo tra quelli della rete.
Si apre con un centone sulle note de La dolce vita di Fedez, Mara Sattei e Tananai la nuova edizione di Fuori dal Coro, il talk show di Rete 4 che è partito stasera in vista delle imminenti elezioni politiche che avranno luogo il prossimo 25 settembre.
Un Mario Giordano come sempre in grande spolvero ha aperto le danze attaccando quasi tutti i leader politici sulla loro incoerenza: Carlo Calenda attaccava Matteo Renzi sui suoi affari in Arabia, ora sono alleati; Mara Carfagna bollava Calenda come “bambino viziato e cafone”, ma ora fa parte del suo Azione; Luigi Di Maio parlava del Pd come “partito di Bibbiano”, adesso è in una coalizione nel centrosinistra. Il trio Berlusconi – Meloni – Salvini viene risparmiato, a parte una gaffe innocente di Tajani che vuole portare le pensioni a un milione di euro.
Archiviato il numero musicale di denuncia, si passa subito al problema della sicurezza, dal campo rom della Capitale alla situazione di via Bolla a Milano, nella quale diverse etnie convivono in maniera molto difficile. Una circostanza di simile degrado viene vissuta nel quartiere meneghino del Giambellino, dove “interi palazzi sono occupati abusivamente“.
Nessun guizzo nell’intervista del conduttore alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, favorita nei sondaggi. Giordano si è limitato a chiederle se ci fossero davvero visioni diverse sull’immigrazione tra lei e Salvini e delle opinioni sugli attacchi di Enrico Letta, ma le domande ficcanti sono state pari a zero.
Congedata la Meloni dopo un’intervista nemmeno troppo lunga, spazio alle conseguenze avverse dei vaccini, con un cospicuo numero di persone presenti in studio che ha accusato dei problemi, tra chi è rimasto invalido, chi soffre di una paresi, chi avverte bruciori su tutto il corpo. Per questo motivo l’anno scorso si era parlato di tensioni tra Mediaset e il giornalista per una linea molto critica su green pass e vaccini. Monologo di Giordano sul tema, con il regista Donato Pisani che fatica a stargli dietro (“Donato, sveglia!“), anche se non è escluso che possa trattarsi di un intercalare.
Nel complesso, Fuori dal Coro non si differenzia dal passato per toni e temi, anche se rimane l’intento di voler utilizzare un linguaggio più chiaro possibile per il pubblico da casa, come dimostra lo stesso Giordano quando chiede agli ospiti di farsi comprendere anche dalla madre.