“Fringe”, J.J.Abrams sulla scia di X-Files
Sempre più fantascienza per J.J. Abrams, il creatore di “Lost”. Infatti, oltre che a lavorare per la realizzazione del film di “Star Trek”, produrrà per la Fox attraverso la sua casa di produzione, la “Bad robot”, un pilot (della durata di due ore) dal titolo “Fringe”. L’intento del network sarebbe quello di riportare sul proprio
Sempre più fantascienza per J.J. Abrams, il creatore di “Lost”.
Infatti, oltre che a lavorare per la realizzazione del film di “Star Trek”, produrrà per la Fox attraverso la sua casa di produzione, la “Bad robot”, un pilot (della durata di due ore) dal titolo “Fringe”.
L’intento del network sarebbe quello di riportare sul proprio canale gli stessi fan di “X-Files”, il celeberrimo telefilm che aveva come protagonisti i due agenti dell’FBI Fox Mulder e Dana Scully (rispettivamente David Duchovny e Gillian Anderson), e che andò in onda dal 1993 al 2002.
A testimoniare questa intenzione, una storia che ha come protagonista una giovane investigatrice dell’FBI, chiamata ad affrontare i casi che coinvolgono misteriosi fenomeni inspiegabili. A suo fianco, un eccentrico ma capace scienziato (House docet?) e suo figlio, in qualche modo coinvolti nei misteri che si troverà ad affrontare la protagonista. Abrams, nell’annunciare questa produzione, ha dichiarato la volontà di unire più generi all’apparenza opposti tra di loro in uno, creando un misto che possa generare spavento ma anche una risata.
Per scrivere la sceneggiatura del pilot, Abrams si sta facendo aiutare da Alex Kurtzman e Roberto Orci, gli stessi sceneggiatori coi quali sta collaborando per “Star Trek”.
Interessante anche la cifra che verrà spesa solo per la puntata pilota: dieci milioni di dollari (ne verranno stanziati due a episodio se il progetto dovesse avere un seguito), mentre i provini per definire il cast devono ancora iniziare. Le premesse per bissare il successo di Mulder e Scully ci sono tutte, speriamo solo che la volontà di riportare i loro fan non voglia dire riproporre la stessa storia e le stesse dinamiche, ma a quindici anni di distanza. Abrams ci ha spesso stupiti, e se lo farà anche questa volta, ne verrà fuori qualcosa di molto interessante.