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Fremantle Italia, Alessandro De Rita nominato Head of Documentaries

Fremantle Italia investe sui documentari, forte anche della vittoria del David per Mi Chiamo Francesco Totti e del prossimo Veleno su Amazon.

13 Maggio 2021 18:19

Fremantle Italia ha annnunciato la nomina di Alessandro De Rita come coordinatore del dipartimento Documentari della società: guiderà un gruppo di professionisti che negli ultimi anni ha realizzato, spesso insieme con Wildside e The Apartment (società del gruppo Fremantle), documentari di successo come Mi Chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli, fresco vincitore del David di Donatello 2021, e Veleno, docu-serie in cinque episodi prodotta per Fremantle da Ettore Paternò Del Toscano con la regia di Hugo Berkley a breve disponibile su Amazon Prime Video. Un settore quello dei documentari su cui Fremantle sta investendo sia a livello internazionale che locale: sempre per restare nel campo delle nomine, solo pochi giorni fa ha ricevuto l’incarico di Global Head of Documentaries Mandy Chang, attuale responsabile di Storyville e delle acquisizioni internazionali di documentari della BBC.

Tornando in Italia, il dipartimento Documentari di Fremantle ha scelto di affidarsi a un nome di esperienza nel campo della produzione di serie, film e documentari: tra le coproduzioni curate ricordiamo Ignoto1, docuserie internazionale – realizzata con la BBC e Sky Italia – sul delitto di Yara Gambirasio.

Per Gabriele Immirzi, CEO di Fremantle Italy, “la nomina di Alessandro è un passo strategico nella direzione di far crescere l’ambizione e la scala dei progetti che sviluppiamo e produciamo in un settore in fortissima crescita, dove si sono aperte grandi opportunità, e dove il potenziale internazionale del prodotto italiano è ancora largamente inespresso“. Dal canto proprio De Rita ha ringraziato “Andrea Scrosati e Gabriele Immirzi per questa bellissima occasione” e si è definito “entusiasta di lavorare con loro” impegnandosi a “sviluppare contenuti sempre più competitivi ed originali, valorizzando, attraverso la forma del documentario e della docuserie, la nostra provenienza nazionale, ma, al tempo stesso, cercando di raccogliere le sfide che il mercato globale con sempre più forza ci propone”.

In bocca al lupo.