Fratelli di Crozza, tra rabbia e riso amaro con un Pillon da paura. Geniale il piccolo Leognez
Il comico genovese torna in grande spolvero su Nove. Si commuove e si arrabbia per Genova. Ma fa riflettere soprattutto sulla sovraesposizione del figlio di Fedez e Chiara Ferragni.
Era da tempo che non si vedeva un Crozza così arrabbiato e amareggiato, quasi un Grillo della prima ora. Sia chiaro, il comico genovese non va mai in escandescenze, se la prende con i suoi bersagli sempre con il sorriso sulle labbra, ma stavolta è chiaro che lo showman soffra per le dichiarazioni del ministro Toninelli sulla sua Genova, che vuole rifare il ponte Morandi riempiendolo di negozi come il ponte di Galata in Turchia (quest’ultima tra l’altro è un’attrazione turistica, mentre sul primo ci passavano i tir).
L’esordio è già sfavillante, con una riuscita imitazione di Di Maio sul balcone di Palazzo Chigi che festeggia il Def inneggiando all’abolizione della povertà, ma è con il premier Conte che Crozza raggiunge alte vette di comicità, trasformandolo nello schiavo di Di Maio e Salvini, che si fa chiamare “Giusè” dai suoi dipendenti, prepara i toast ai vicepremier o fa le fotocopie al Def come qualsiasi stagista sfruttato. Alla fine il premier viene sbeffeggiato anche da Padre Pio (è sempre lui a interpretarlo), ma forse qui il comico vuole dimostrare inutilmente di saper osare.
Ma a colpire maggiormente è l’imitazione di Simone Pillon, animatore del Family Day e senatore della Lega che vuole abolire divorzio e aborto. Circondato da figure femminili ingravidate da lui e vestite come in Handsmaid’s Tale, serie tv rivelazione dell’ultima stagione, il Crozza / Pillon è inquietante, forse nemmeno troppo lontano dall’originale che vuole impedire alle donne di abortire. Il personaggio andrebbe maggiormente ridicolizzato, ma siamo solo alla prima puntata, che ha avuto qualche problema di ritardo con la grafica.
Per il resto, nonostante siano passati anni, Briatore rimane una garanzia. Bella l’idea di rendere il Pd un moribondo in Disgrace’s Anatomy, con Minniti, Renzi, Calenda e Gentiloni inquadrati in camera fissa al suo capezzale (quest’ultimo ne esce come il saggio del quartetto). Geniale oltre le attese l’imitazione di Leognez, figlio di Fedez e Chiara Ferragni, in cui si denuncia la sovraesposizione del bambino sui social pur di far vedere i brand raffigurati sui suoi vestitini (certi video in cui mamma Chiara scandisce a voce alta il marchio della tutina mi hanno ricordato Il polpo, una sitcom di Telenorba del duo comico Toti e Tata – Antonio Stornaiuolo ed Emilio Solfrizzi , che citavano prodotti commerciali facendoli vedere al telespettatore). Si tratta di un tema sul quale dovremmo seriamente interrogarci. Non esiste solo la politica.
23.04 | “Adesso ho la poppata”, dice Crozza salutando il pubblico. La prima puntata si chiude in questo modo.
22.58 | Crozza si trasforma infine nel figlio di Fedez e Chiara Ferragni, Leognez! Al bambino piace Sfera Ebbasta.
22.48 | Crozza chiede che i bambini dei vip non compaiano sui social.
22.44 | “Gli ospedali sono posti che attirano solo gente malata”. Personaggio a distanza di anni ancora geniale.
22.39 | Crozza torna a vestire i panni di Briatore, che ha subito le “molestie fiscali”. Sempre molto divertente.
22.30 | Renzi litiga con Calenda: “Tu hai fatto una comparsata in Cuore, io ho fatto La Ruota della Fortuna!”. Gentiloni viene dipinto come la figura maggiormente saggia tra le quattro.
22.27 | Crozza immagina il Pd come un moribondo con Renzi, Gentiloni, Calenda e Minniti. “Chi viene dal Pci?”, chiede Calenda. “Io”, risponde Minniti. “Ma se hai fatto i lager in Libia?”. Bel momento.
22.25 | Crozza sbeffeggia il Pd e soprattutto Martina: “E’ come le scarpe da bowling: almeno in quelle una sinistra c’è”.
22.21 | Imitazione inquietante, piena di riso amaro, forse troppo aderente all’originale.
22.17 | Crozza diventa Pillon. Che si toglie il baffo avendo problemi a trattenerlo.
22.13 | Crozza parla del ddl Pillon, che rende obbligatorio il mediatore familiare. E lui è uno di loro.
22.09 | Ma è solo il pretesto per parlare del senatore della Lega, Simone Pillon: “Gay che reclutano omosessuali? Ma che sono, i Testimoni di Vendola?”. Forte.
22.08 | Crozza si sposta a New York, dove sui certificati di nascita si potrà scrivere “gender X”, ovvero sceglierai tu chi vorrai essere, “che tu sia maschio, femmina, o Solange”.
22.07 | Ad ogni passaggio ci sono problemi di lentezza con la grafica, ma è la prima puntata.
22.06 | Il premier Conte parla con padre Pio, sempre interpretato da Crozza.
22.05 | E alla fine fa anche le fotocopie al Def!
22.02 | Conte al telefono: “Angela, purtroppo la Isoardi non può venire a fare la tinta martedì”. Questa imitazione è straordinaria.
22.01 | Crozza diventa Conte, che fa i tagli. Ai bordi del toast di Di Maio.
21.57 | Crozza parla di Conte: “Sembra quello che si siede per sbaglio alle pizzate”. E poi parla del premier a suo agio da Vespa a parlare di padre Pio.
21.49 | Crozza se la prende con il capo di Toninelli, Beppe Grillo: “Se c’è la corruzione, la combatti! Ora ci sei tu al governo!”.
21.47 | Un’imitazione sicuramente efficace, che prende in giro l’eccessivo entusiasmo del ministro.
21.46 | “Ciao a tutti!”, dice il Toninelli di Crozza, primo personaggio della stagione.
21.41 | Crozza se la prende con Toninelli, che vuole fare un ponte Morandi con negozi come quello di Galata, in Turchia. “Danilo, non posso dedicare il mio tempo ai tuoi problemi di apprendimento, sul ponte di Genova ci vanno i TIR! I turisti fanno le foto alle polveri sottili?”. In grande spolvero finora.
21.37 | Crozza trova strano che il commissario straordinario al decreto Genova sia Gemme di Fincantieri. Proprio l’azienda alla quale il governo vuole affidare la ricostruzione del ponte Morandi.
21.34 | Crozza torna se stesso: “Come hanno fatto a fare la manovra? Col metodo della mamma: vai a fare la spesa, prendi quello che vuoi e poi dici che passa la mamma. E’ uguale, solo che la mamma è morta”. In realtà Crozza mostra che anche Renzi voleva fare così.
21.29 | Crozza torna alla grande prendendo in giro Luigi Di Maio sul balcone di Palazzo Chigi: fa già ridere così. Zalone: “Ma avete tolto i soldi alle periferie!”. Di Maio: “E noi aboliremo le periferie!”.
È tutto pronto: il comico genovese Maurizio Crozza torna con il suo Fratelli di Crozza, rigorosamente in diretta dagli studi di Milano, da stasera e ogni venerdì alle 21:25 su Nove (canale del gruppo Discovery Italia al tasto 9 del telecomando).
La nuova stagione è stata anticipata da una serie di fortissimi personaggi che sono già diventati virali: dalla parodia del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, con il suo entusiamo incontenibile, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, devoto al santo Padre Pio, fino al senatore Simone Pillon, nuovo “paladino” dell’autonomia delle donne, e a Leone Lucia Ferragni.
“Fratelli di Crozza” è prodotto da ITV Movie per Discovery Italia. È un programma di Maurizio Crozza, Andrea Zalone, Francesco Freyrie, Vittorio Grattarola, Alessandro Robecchi, Alessandro Giugliano, Claudio Fois e Gaspare Grammatico. La regia è di Massimo Fusi, scenografia di Marco Calzavara e fotografia di Daniele Savi. Produttore esecutivo per ITV Movie è Patrizia Sartori.
Fratelli di Crozza | Dove vederlo
Il one man show di Maurizio Crozza andrà in onda dalle 21.25 su Nove oppure si potrà seguire sulla piattaforma Dplay.
Fratelli di Crozza | Second Screen
Fratelli di Crozza ha una sua pagina Facebook, un profilo Twitter e un account Instagram.
Foto: account Instagram di Fratelli di Crozza