Crozza e la beffa del voto anticipato. Le elezioni a settembre tagliano fuori il suo show
Crozza ‘beffato’ dal voto a settembre. Il comico costretto a rinunciare ai mille spunti della campagna elettorale
Una tv presa in contropiede e costretta ad adeguarsi. Il voto nazionale del 25 settembre ha colto tutti di sorpresa, soprattutto chi dalla campagna elettorale avrebbe tratto spunti e materiale a non finire. Se i talk anticiperanno la ripartenza, lo stesso non si può dire per altri show che difficilmente potranno modificare in corsa un impianto strutturato.
Difficile in queste ore non pensare a Maurizio Crozza e ad un Fratelli di Crozza che avrebbe cavalcato le elezioni in lungo e in largo, con l’eventuale appuntamento alle urne in primavera che avrebbe concesso al comico ligure un efficace e ordinato accostamento all’evento.
L’anno scorso lo spettacolo di Nove partì il 24 settembre. Se si mantenesse la stessa tabella di marcia, la trasmissione potrebbe essere lanciata a quarantott’ore dalla data fatidica, giusto in tempo per garantire agli spettatori una rapida infarinatura. Nulla a che vedere con l’avvicinamento graduale e ricco di spunti che sarebbe stato assicurato col voto a marzo o maggio.
Da Salvini sudato e sbarbato a Calenda accentratore che ‘ingaggia’ Gelmini e Carfagna, passando per Berlusconi che promette dentiere e piantumazione di alberi e un Di Battista in perenne viaggio in Russia. Spunti infiniti per Crozza che, come puntualmente accade, avrebbe promosso anche qualche personaggio inedito legato alla strettissima attualità.
Mai negli ultimi cento anni si era andati a votare a settembre per le politiche. Un’anomalia dettata da una crisi di governo che ha bruciato i tempi e fatto saltare ogni tipo di programmazione e pianificazione.
Ecco allora che per Fratelli di Crozza per ora non resta che accontentarsi delle repliche, tuttora in onda il venerdì sera in prima serata e capaci di conquistare ogni volta quasi il 4% di share.