Chi lo segue tutte le mattine su Canale 5 probabilmente non conosce come ha iniziato la sua carriera giornalistica a Mediaset e neanche cosa faceva oltre ad occuparsi di sport. Francesco Vecchi da cinque anni è il volto, insieme a Federica Panicucci, di Mattino Cinque e in questi giorni è alla guida in solitaria di Mattino Cinque News.
In molti probabilmente non sapranno che da laureato alla Bocconi hai inizialmente intrapreso un percorso da ricercatore e assistente universitario. La tua carriera nel giornalismo inizia invece dallo sport. Che cosa conservi oggi di queste due prime esperienze lavorative?
Queste due esperienze le ho fatto contemporaneamente una volta che ho finito di studiare e ai tempi sembrava qualcosa di schizofrenico. Questo sdoppiamento a un certo punto non l’ho più retto. Oggi però conservo l’amore per i numeri, che utilizzo spesso anche a Mattino Cinque per spiegare le decisioni in tempi di pandemia, mentre dello sport conservo come insegnamento il fatto che il pubblico molto spesso ne sa più di te di quello di cui parli.
Da cinque anni sei a Mattino Cinque. Come sei cambiato tu durante questo periodo e come è cambiato con te il programma?
Credo che in questi cinque anni ci sia stata una trasformazione reciproca per me e il programma. Con Mattino Cinque ho imparato a cercare di pensare con la testa degli altri per capire cosa il pubblico trova interessante. È un esercizio utile per evitare di cadere nell’autoreferenzialità. Al programma ho portato invece la mia passione per il racconto dei fatti dalla radice.
Alla conduzione di Mattino Cinque fai coppia con Federica Panicucci. Il fuori onda di Striscia la Notizia del febbraio 2018 ha acceso i riflettori sulla vostra coppia, portandoti una notorietà che forse fino a quel momento non avevi ancora conosciuto. Ne hai tratto più benefici o lo avresti evitato volentieri?
In questi anni sia io sia Federica abbiamo maturato la consapevolezza di avere avuto un giovamento reciproco all’interno della trasmissione. Io di quel tipo di episodio ne faccio volentieri a meno: non vado fiero di diventare noto perché qualcuno mi manda a quel paese. Indubbiamente però è un episodio che può permettere di farti conoscere anche come persona.
In molti hanno guardato con malizia ai saluti finali fra te e la Panicucci quando lei ha lasciato Mattino Cinque, dove tornerà il 10 gennaio. Siete costantemente sotto osservazione. Anche nel vostro caso, come per Setta e Timperi, si può dire che si può essere buoni colleghi senza essere buoni amici?
Quando l’ho saluta non ho detto io che lei non ci sarebbe stata, ma le ho semplicemente chiesto dove sarebbe andata in vacanza. Anche se non avessi detto niente, ci sarebbe stato chi avrebbe trovato conferma delle proprie convinzioni circa il nostro rapporto. Io e Federica abbiamo un rapporto di buona collaborazione e abbiamo beneficiato entrambi dei buoni risultati di Mattino Cinque.
In questo momento, in cui sei alla conduzione da solo con Mattino Cinque News, ti senti più a tuo agio in un programma costruito a tua immagine?
Devo dire che mi sento a mio agio in tutto quello che sto facendo, dal racconto dell’attualità e della cronaca, fino a parlare del Grande Fratello Vip. Ovviamente il programma si è conformato in tutto al mio modo di essere, ma credo che sia inevitabile quando si fa parte di un media: io non potrei mai trasferire le notizie come fa Federica, e viceversa.
Quello che sta avvenendo in queste settimane su Canale 5 con Mattino Cinque News e Pomeriggio Cinque News viene visto come un tentativo di dare una sterzata diversa a questi due programmi. Sono delle prove generali per il prossimo autunno o normali assenze e sostituzioni in periodo di festa?
Non ho la minima idea di quali siano i piani strategici dell’azienda. Sicuramente ogni programma si trova di fronte alla sfida continua di modificarsi, cambiarsi e affrontare il tema del riassetto dei costi in generale. Io sono pronto a raccogliere qualsiasi sfida proveniente dall’azienda.
Sogni di arrivare alla conduzione di un programma di prima serata, come ad esempio è accaduto a Paolo Del Debbio che ti ha preceduto alla conduzione di Mattino Cinque?
Mentissi se ti direi di no, proprio nell’ottica di sfidarsi continuamente e confrontarsi con pubblici diversi. Non ambisco per forza a un programma di prima serata. Mi piacerebbe anche fare una seconda serata su Canale 5: riproporre un titolo come Matrix sarebbe una bella sfida e per me un motivo di orgoglio rilanciare un marchio così importante.