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Francesca Senette in esclusiva su TvBlog: “Cerco di imparare dalle colleghe e leggendo le critiche del web”

Francesca Senette giovane conduttrice del “L’Italia allo specchio” in onda su RaiDue tutti i giorni alle 15:00. Dopo anni di gavetta nelle televisioni locali lombarde, passa a Rete4 alla corte di sua maestà Emilio Fede, conduttrice del Tg4 e del rotocalco “Sipario”. Da settembre alle dipendenze di Antonio Marano sulla seconda rete Rai con una

di Hit
pubblicato 18 Maggio 2009 aggiornato 21 Gennaio 2021 15:56

Intervista di Tvblog a Francesca Senette

Francesca Senette giovane conduttrice del “L’Italia allo specchio” in onda su RaiDue tutti i giorni alle 15:00. Dopo anni di gavetta nelle televisioni locali lombarde, passa a Rete4 alla corte di sua maestà Emilio Fede, conduttrice del Tg4 e del rotocalco “Sipario”. Da settembre alle dipendenze di Antonio Marano sulla seconda rete Rai con una nuova scommessa da vincere nella fascia del pomeriggio . Ma come vive questo momento e come ha vissuto il suo percorso professionale passato? Lo scopriremo insieme leggendo l’intervista che ci ha concesso in esclusiva:

Prima del tuo sbarco nelle Tv nazionali c’è stata l’esperienza in quelle regionali. Cosa conservi di quell’esperienza?

“Le tv regionali sono l’unica grande scuola. Sono Tv dove spesso si punta sui giovani, una forza che costa molto poco perché ci si arriva come stagisti, come ho fatto io, senza spesso nemmeno rimborso spese ma con una gran voglia di fare e di iniziativa e tanto energia, dandoti tutto in termini di tempo e di impegno. L’aspetto bello delle tv regionali è che puoi far cose che in tv nazionali ti farebbero fare dopo anni. Io sono arrivata ad Antenna3 e proprio il primo giorno mi hanno dato il microfono in mano per fare una conferenza stampa a Palazzo Marino. La prima settimana i miei servizi erano già in onda, riuscendo addirittura a condurre una edizione del telegiornale della rete. Da lì sono passata ad avere delle trasmissioni del weekend, con una normalità, semplicità ed umanità che assolutamente non esistono nelle grandi televisioni. Lì ho imparato l’ABC e la vera gavetta si fa in questo tipo di televisioni.”

C’è stato poi il grande salto in una rete molto più grossa come Rete4. Come ti sei preparata a questa novità?

“Non sono riuscita a prepararmi perché è avvenuto tutto in una maniera assolutamente inattesa. Studiavo Scienze Politiche Internazionali e mi ero promessa che se entro i 25 anni non avessi avuto l’occasione di fare seriamente giornalismo in Tv avrei messo da parte questa strada che per me era una passione, non una missione e avrei fatto quello per cui avevo studiato: la diplomazia, le organizzazioni non governative e tutto il resto. E’ stato un treno che è passato al momento giusto e fortunatamente sono riuscita a saltarci sopra.”

Con un cambiamento così improvviso, come hai metabolizzato il cambiamento?

“Mi sono trovata molto spaesata, con un inizio molto shockante. I primi tempi ero spiazzata, mi sono trovata per settimane a fare solo tappetini d’immagini usati da altri colleghi quando invece ad Antenna3 conducevo, facevo piccoli talk ed avevo sempre in onda i miei servizi. Nella mia ingenuità, pensavo di andare a fare ciò che già facevo prima invece ci è voluto un po’ di tempo. Inoltre a 23 anni, mi ritrovavo in una redazione con grandi professionisti, molto più grandi di me, con una loro routine e turni di conduzioni precisi. Al mio arrivo, si è poi stravolto un po’ tutto. All’inizio per gli orari e la situazione di dovermi confrontare con queste nuove persone più professionali e più grandi di me è stata veramente straniante. Ad Antenna3 eravamo quasi tutti ragazzini, tutti sulla stessa barca.”

Con il crescere della visibilità cresceva intorno anche te la falsità e l’ipocrisia?


Con il crescere della visibilità cresceva intorno anche te la falsità e l’ipocrisia?

“A valanghe, ma quello bisogna metterselo in conto. Il problema è che non si è mai attrezzati . Non avevo persone vicino a me che avessero fatto la stessa mia strada e che me la raccontassero, pensavo forse di essere più matura di quanto in realtà non fossi e mi sono fatta fare del male per la tanta invidia e falsità che sentivo intorno a me. Tante persone mi si fingevano amiche, mi sono fidata di consigli sbagliati e ho fatto tanti errori nel comportarmi con gli altri. Nel tentativo di proteggere me stessa potevo sembrare più snob, più diffidente e sicura di quanto in realtà non fossi. Il momento più difficile è stato sicuramente capire di non essere attrezzata per poterlo viver meglio e di non avere la capacità di reagire.”

Vivevi con difficoltà il continuo accostare il tuo nome a quello del tuo direttore Emilio Fede?

“No, l’ho sempre considerato un grande maestro. Lo stimavo e lo consideravo un grande della televisione e un animale televisivo ben prima di andare lì. A casa mia, indipendentemente da una questione ideologica che li mette agli antipodi, volevo vedere sia il Tg3, per mio padre che faceva il cinereporter e lavorava per quel Tg, ed il Tg4 perché il modo in cui Fede fa televisivo è sempre stato unico e originale. Quando sono arrivata, abbinata a lui era normale che se ne parlasse. Lui ha la fama di esser un giocherellone, un galantuomo ed io, 24 anni, chiamata da lui, era inevitabile che si creasse questo legame tra il mio nome e il suo. A me non pensava assolutamente, anzi..”

Del vostro rapporto “Striscia La Notizia” ne fece addirittura una simpatica sitcom..

“Quella mi ha fatto solo bene. Con quella parodia ho dimostrato a tutti gli italiani quanto tutto fosse sempre solo un gioco. Da quei momenti nessuno ha visto e trovato nessuna prova. Sappiamo bene che se Ricci avesse avuto anche solo un accenno a qualcosa che fosse altro non avrebbe sicuramente perso l’occasione per cavalcarla. Quello che si è visto invece è quello che c’era. Un qualcosa con niente di sporco, di vergognoso. Solo un direttore giocherellone con me ed io che con simpatia e rispetto del ruolo facevo l’allieva simpatica rispetto al maestro. Con una distinzione dei ruoli sempre chiara. In tutto questo “Striscia” mi ha regalato una grande visibilità nel target dei giovani che altrimenti sul Tg4 non mi avrebbero mai conosciuta.”

E’ arrivata poi l’opportunità di Rai2, con un programma quotidiano come “L’Italia allo Specchio”. Non hai mai avuto nessun dubbio sull’accettare questo nuovo progetto?

“Mi sono consigliata con Emilio Fede e ovviamente con mio marito e i miei genitori. Con mio marito soprattutto abbiamo analizzato il rischio di passare da un contratto a tempo indeterminato come giornalista ad uno di due anni, un aspetto che a livello famigliare poteva incidere. Ho invece avuto da tutti dei semafori verdi e ho così deciso di affrontare questa nuova sfida.”

Dall’inizio di questa sfida quali primi risultati ritieni di aver ottenuto?

“In primis ho vestito i panni della conduttrice e non solo della giornalista. Ho così imparato un lavoro nuovo perché condurre un programma non è come condurre un telegiornale. Mi sono confrontata con un target diverso, con il pubblico in sala e il pubblico del pomeriggio che prevede un approccio diverso. Sono estremamente soddisfatta della sfida che ho raccolto.”

In Tv si parla spesso di rivalità e invidia fra le donne dello spettacolo. Chi apprezzi del panorama televisivo italiano?

“Può sembrare strano ma apprezzo delle persone che fra loro non hanno quasi nulla in comune. Mi piace il modo in cui Mara Venier conduceva il pomeriggio della Domenica, come invece Barbara D’urso la mattina ed il pomeriggio riesce con un modo di fare divertito e divertente a sdrammatizzare tante situazioni che altrimenti risulterebbero pesanti, come Maria de Filippi fa un passo indietro lasciando parlare gli altri. Mi piacciono Simona Ventura, per come si muove e gestisce gli spazi ed i tempi, Antonella Clerici nel suo attaccamento ad un certo tipo di lavoro ed adoro Milly Carlucci che è una donna di grandissima capacità televisiva, specialmente in programmi di tipo istituzionale dove riesce ad essere sempre una ottima padrona di casa senza scadere nella noia. Di donne quindi in Tv brave ce ne sono per me veramente tante. Anche la Panicucci, che come me, è una donna sempre molto attenta, molto precisa, preparata, un po’ secchiona. Di ognuna cerco di cogliere quell’aspetto più vicino a me, che possa servirmi per migliorarmi.”

Diventa quindi anche una grande scuola seguire le tue colleghe in Tv.

“L’importante è non avere la puzza sotto il naso e a prescindere dal programma che conducono, che può non piacermi, cerco invece di capire cosa da ognuna di loro posso imparare. Anche Caterina Balivo che è in onda contro di me, ha sempre questo sorriso, viso aperto e un modo di porsi che inizialmente io non avevo, ma guardandola e cercando di capire perché mio marito continuasse a dire che aveva un primo piano che spaccava mi sono magari migliorata un po’ anche io.”

Qualcosa invece che non sopporti vedere in Tv?

“Non sopporto la gente che litiga, che urla. Chi alza la posta in gioco, pur di fare ascolto. La volgarità mi fa abbastanza schifo, ci sono delle cose sulle quali non si può andare: la salute delle persone, le disgrazie familiari, cose su cui ci vorrebbe un po’ più di rispetto a prescindere che certe cose facciano più ascolto ed altre meno.”

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione televisiva?

“Mi aspetto che il pubblico sia un pochino più abituato alla mia presenza in video e quindi sappia cosa aspettarsi. Che io stessa sia più sicura e serena, avendo preso le misure del pubblico pomeridiano, possa così essere più preparata ad affrontare un nuovo anno. Mi aspetto anche che la squadra di autori riesca a studiare un programma che meglio si plasmi a me e spero in un palinsesto che ci dia un poco più di respiro.”

Se dovesse arrivare l’offerta di una conduzione in prime time, con quale programma vorresti presentarti?

“Per la prima serata preferirei aspettare ancora un po’, non sono ancora pronta. Qualora accettassi, accetterei solo con la certezza di poter fare ancora il mio pomeriggio perché è soltanto quella fascia che ti da una familiarità con le persone che poi ti consente di essere apprezzata magari anche la sera. Vorrei fare solo quello che so fare, mi pare di avere dimostrato che riesco a fare le interviste a due e tirar fuori l’unanimità delle persone. Su altre cose invece non sono preparata, come possono essere situazioni di canto,ballo e troppa leggerezza perché ho una impostazione prettamente giornalistica. Un errore che secondo me non si può fare è accettare un progetto in prima serata che non sia assolutamente calzante a sé. Uno può sbagliare un programma del pomeriggio, ma con 200 altre puntate in arrivo, si può riprendere e correggersi mentre in prima serata o ci sei o non ci sei, va o non va. Non puoi sbagliare.”

Spesso anche il gossip si è occupato di te e della tua privacy. E’ una parte del tuo lavoro che subisci con tranquillità o con qualche disagio?

“Allo stato attuale su di me, purtroppo, il gossip ha poco da dire. Sono una persona estremamente banale e tranquilla. Sono sposata, ho una bimba di 3 anni, non mondana e ovviamente gli spunti che offrono sono relativamente pochi. Se mi fotografano per la strada, non è un problema, non è questa una incursione nella mia vita. Il gossip è un’altra cosa ed io gli do poco lavoro..”

Grazie mille per la disponibilità e per la voglia di raccontarti serenamente e senza filtri al pubblico di Tvblog.

“In realtà grazie a te e a Tvblog, un blog che leggo quasi tutti i giorni. Non è facile farsi apprezzare da un pubblico così esigente come il vostro e non ti nego che spesso mi dispiace anche leggere commenti che parlano di una Francesca assolutamente diversa da quella che sono io o di critiche molto pungenti che prescindono da una analisi vera dei dati d’ascolto, non contestualizzati. Ogni tanto ci rimango male, ma ho imparato che anche quelli possono essere trasformati in positivo. Leggo così, spesso con dispiacere, certe cose ma cerco poi di prenderne il lato positivo e migliorarmi grazie anche a quelle critiche. “

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