Home Interviste Francesca Fialdini a TvBlog: “Per il Junior Eurovision ho cercato di essere una spalla. Sovraesposizione? Non la vedo”

Francesca Fialdini a TvBlog: “Per il Junior Eurovision ho cercato di essere una spalla. Sovraesposizione? Non la vedo”

A margine della conferenza stampa di presentazione dello Zecchino d’Oro, TvBlog ha intervistato Francesca Fialdini.

19 Dicembre 2022 16:37

Questa mattina si è tenuta a Bologna presso l’Antoniano la conferenza stampa di presentazione della sessantacinquesima edizione dello Zecchino d’Oro. Presenti in conferenza stampa, oltre al direttore Coletta e al vicedirettore Anversa (nel corso della conferenza abbiamo chiesto perché lo Zecchino d’Oro ricada sotto la direzione Prime Time, nonostante vada in onda nel daytime di Rai1), anche Francesca Fialdini e Paolo Conticini che condurranno i primi due appuntamenti di giovedì 22 e venerdì 23 dicembre.

A margine della conferenza, TvBlog è riuscito ad intervistare Francesca Fialdini.

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Come valuti l’esperienza del Junior Eurovision Song Contest?

Mario Acampa è bravissimo e per fortuna c’era Mario Acampa perché mi appoggiavo totalmente a lui che ha una grandissima esperienza. Noi abbiamo fornito lo studio che era stato scelto dalla struttura di Rai Kids insieme a Rai1 per poter ospitare l’evento. Il fatto che ci fosse la nostra ruota per me era un elemento rassicurante. Ho cercato solamente di essere una spalla e di accompagnare Mario nel suo lavoro, cercando di non essere d’ostacolo.

Lo Zecchino d’Oro arriva dopo Fame d’amore e il Junior Eurovision. Nel 2023 arrivano Le ragazze e intanto continui a condurre Da noi… a ruota libera. Non temi la sovraesposizione?

Io non vado in onda sette giorni su sette, io vado in onda una volta a settimana, la domenica, in un’oretta interstiziale fra Domenica in, che è il programma di punta della domenica, e L’eredità, che è l’appuntamento preserale tra i più attesi del palinsesto. Il fatto che mi affidino altri progetti che hanno breve durata rispetto alla messa in onda e che mi permettono di fare il lavoro che ho sempre amato, l’indagine giornalistica, mi va a completare come figura. La sovraesposizione non la vedo. Mi vedo più come una redattrice che viene chiamata a scrivere un pezzo su argomenti diversi durante l’anno.

Per rispondere ad Aldo Grasso: cosa nasconde “l’eterno sorriso di Francesca Fialdini” (cit)?

Il fatto che ancora riesca ad emozionarmi tanto nel mio mestiere. Sai se c’è una cosa a cui tengo è proprio questa: non mettermi mai su un piedistallo. Penso che chi fa questo lavoro  deve conservare un sorriso che si stupisce dietro a ciò che accade. E poi Aldo Grasso sa perfettamente con quella battuta che i programmi per ragazzi e per bambini non hanno bisogno di un viso mesto: c’è già tutto il mondo che li ricorda che la vita non è sempre bella.