Fox Italia va in pace con Boris: il miglior commiato che ci potesse essere
Le tre stagioni di Boris in una lunga maratona: Fox Italia saluta così il pubblico nel suo ultimo giorno di trasmissione.
Fox Italia chiude i battenti e questo ormai si sa. Si sa anche che per l’addio al suo pubblico – quello che ha iniziato a formare in epoca pre-DTT e soprattutto pre-Netflix con i paccheri di Cucine da Incubo e con serie che la Rai avrebbe massacrato (cfr. Lost) – la rete ha scelto una maratona di Boris, una delle serie migliori che la fiction domestica abbia mai prodotto. La chiave metatelevisiva, il racconto ironico (a tratti assolutamente realistico, altroché), i personaggi rimasti nell’immaginario collettivo – da René Ferretti alla ‘cagna maledetta’ – insieme a delle espressioni diventate parole d’ordine per la community degli aficionados (“Duccio, apri tutto! Smarmella!“) ha reso Boris la quintessenza di quello che l’autorialità italiana avrebbe potuto fare ma non ha mai avuto il coraggio di fare. E non è un caso che per vedere questa perla abbiamo dovuto aspettare l’arrivo di Fox Italia.
“La qualità ha rotto i ***” era il manifesto di questa ‘fuori serie’ cult, che riuscì a essere nelle sue prime tre stagioni (soprattutto le prime due, diciamocelo), un prodotto di assoluta qualità autoriale. Non a caso a firmarlo c’erano Giacomo Ciarrapico, Luca Vendruscolo e il compianto Mattia Torre (cui persino la Rai ha deciso di rendere omaggio con un ciclo di cinque opere dirette da Paolo Sorrentino), in una combinazione che ha saputo rendere il mondo della tv e le dinamiche di produzione e scrittura della serialità italiana come nessuno mai ha saputo fare, di qua e di là dell’Oceano*.
E così per salutarci, Fox Italia ha scelto di riproporci il suo prodotto di punta, il suo titolo più significativo, la sua perla: dalle 22.40 di mercoledì 29 giugno e fino alle 22.20 di questa sera, giovedì 30 giugno, il canale trasmette tutte le 42 puntate realizzate nelle tre stagioni di Boris. E un occhio di riguardo va al doppio episodio finale della terza stagione, con la partecipazione di Paolo Sorrentino.
È un addio un po’ amaro e Boris che accompagna la rete al suo spegnimento ricorda l’orchestra del Titanic che suona al suo meglio fino all’affondamento. Un ciclo si è concluso, ma finale migliore non poteva esserci. Chapeau.
* Magari qualche eco si era sentita in un film cult come Bolle di sapone e nella sitcom francese Dix pour cent, oltre che in chiave decisamente più drammatica e meno brillante in The Morning Show, ma a memoria non vado oltre.
PS. Boris continua: a breve uscirà la quarta stagione. Ma sono passati 10 anni: il pubblico è diverso, la tv è diversa. Un ciclo si è concluso comunque.