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Food Advisor, la ricerca di Simone Rugiati funziona

Nuovo programma per chef Rugiati sul canale 33 del DTT: 12 puntate alla ricerca dei migliori cibi italiani.

pubblicato 29 Gennaio 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:56

  • 22.00

    Si comincia: presigla.

  • 22.01

    L’advisor vince 500 euro da spendere nel locale che ha consigliato. Una versione local del programma di Francesco Panella, insomma…

  • 22.05

    Da noi la tv dell’assaggio si fa in auto. Rugiati si fa portare ad assaggiare 5 cotolette alla milanese.

  • 22.06

    Carmen, manager calabrese di 34 anni, suggerisce la cotoletta della Trattoria Testina. Simone chiede le tre caratteristiche che le piacciono della costoletta.

  • 22.07

    Si guarda il locale e Rugiati si fa portare in cucina a vedere la costoletta. La fanno più bassa di come diceva Marchesi perché la sua clientela la vuole più cotta. E già non ci troviamo.

  • 22.09

    Si segue la preparazione – anche in modo epico, al ralenti, della costoletta: niente sale nell’uovo, meglio usare l’interno del pan carré del pan grattato, già stracotto; si frigge esclusivamente in burro chiarificato.

  • 22.11

    Si va all’assaggio: grande attenzione al piatto nella messa in scena. Rugiati valuta e fa capire a Carmen che la carne vicino all’osso è più buona. Questo non depone bene per l’advisor.

  • 22.13

    Si chiude col commento dell’Advisor e con la sintesi del giudizio di Rugiati.

  • 22.14

    Elio ha 53 anni, broker assicurativo, di Milano. Vuole qualità prodotto e location casalinga.

  • 22.15

    Lo porta in una macelleria, la Macelleria Pellegrini, da Giorgio.

  • 22.16

    La carne di Giorgio è poesia: altro che carne magra e bassa come l’altra…

  • 22.17

    Però infarina la carne (argh) e mette prezzemolo e formaggio nell’uovo; usa anche il pangrattato. E frigge in forno.

  • 22.18

    Cibo protagonista: mi piace molto come è montato e il tipo di racconto.

  • 22.20

    E si va all’assaggio. La nonnetta è fantastica. La cotoletta col manico costa 22 euro.

  • 22.22

    A Rugiati questa è piaciuta di più: e inizia la classifica. La qualità della materia prima si è sentita.

  • 22.23

    Eleonora è la terza advisor: 37 anni, seleziona il personale.

  • 22.24

    Si va al Michettino: luogo smart, in piedi all’aperto, è un food truck. Cotoletta nella michetta. 7 Euro la cotoletta?

  • 22.25

    Ca**o, togli l’osso?! Straccetti di cotoletta nel pane, con vinaigrette… Io me ne andrei. Rugiati però non stronca, cerca sempre di sostenere in fase di preparazione.

  • 22.28

    Salsa a base di maionese, con estratto di rosmarino, cipolla caramellata… Salsa, pomodoro, songino… MIchettino ultimo posto.

  • 22.32

    Adriana, 30 anni, va al ristorante Arya.

  • 22.32

    Siamo nel centro di Milano, al Duomo proprio. E’ il ristorante dell’Hotel The Square. Cambiamo completamente stile.

  • 22.34

    Tre motivazioni anche per Adriana: location elegante, panatura e impiattamento. Una instagrammer proprio…

  • 22.35

    Lui fa una salamoia con scalogno e salvia, usa un pangrattato ritritato, uovo e poi lo mette nel panco.

  • 22.36

    Frigge con salvia, impiatta con un cremoso di patate asparago, taccole, baby carote, sedano rapa e barbabietola essiccata

  • 22.38

    Ecco la costoletta dell’Arya.

  • 22.38

    Mangiare col cuoco accanto.. “Un’altra cosa rispetto a quello che ho mangiato finora. Tecnica di alto livello”.

  • 22.41

    La qualità paga per Simone: Arya va al secondo posto.

  • 22.42

    Giorgio, 50 anni, storico e illustratore. Sento di amarlo già. Il nonno ha fatto le 5 Giornate.

  • 22.42

    Propone una costoletta fusion, di maiale, cucinata da un siciliano. Siamo al Consorzio Stoppani.

  • 22.43

    La sensazione è che al quinto si dia meno spazio. Il verdetto dopo la pubblicità.

  • 22.51

    Il verdetto si ha con la visita di Rugiati al vincitore. 500 euro da consumare alla Macelleria Pellegrini. Vince il rispetto per il prodotto e la sua qualità.

  • 22.52

    Per il macellaio il Bollino di Qualità.

  • 22.53

    Elio è impazzito di felicità. “Chi trova un advisor trova un tesoro”.

  • 22.54

    C’è subito una seconda puntata: questa volta si va a Napoli.

Un format leggero, semplice, ben costruito e ben realizzato (firmato Drymedia): questo Food Advisor parte dai fondamentali tv e gastronomici per raccontare piatti, ingredienti e gusti. Perché in gioco ci sono anche le capacità dei consiglieri di capirne davvero di cibo ed è con quelli che si crea un’immediata identificazione.

Nella prima puntata si va a Milano a cercare una buona Costoletta alla Milanese. Sembra banale ma si apre un mondo che il format riesce a raccontare grazie a una scelta di Advisor e di locali davvero variegata e interessante. Bella la scelta dei protagonisti, bella la scelta dei locali, che spaziano dal truck al ristorante di un hotel zona Duomo, e soprattutto bella la centralità data al piatto e alla sua preparazione. Il cibo è al centro delle immagini e del parlato: si vede cibo, spesso al ralenti – quindi con una sacralità sottolineata, ma non pedante – si parla di cibo. Il resto non interessa. Amen.

Struttura semplice, con una griglia molto definita e veloce: funziona il montaggio, funziona il racconto, funziona Rugiati, che lontano dai fornelli rende anche meglio, rendendo il racconto scorrevole e nello stesso tempo sufficientemente tecnico per lasciare allo spettatore la sensazione di aver imparato qualcosa. Rugiati ne sa, lo racconta, ma diversamente da quel che accade in altri programma non si sente un retrogusto di ‘saccenteria’. Lo chef si mette invece al servizio del telespettatore, mostrando i segreti, indagando quelli dei ristoratori, spiegando la tecnica mentre segue la preparazione del padrone di casa. E c’è anche la storia del prodotto e dei ristoratori, senza violini.
La semplicità non è mai semplice da fare, ma qui ci sono riusciti: efficaci le inquadrature (in fondo Rubio docet semper, anche se quell’estetica è a un altro livello), fluido e vivace il montaggio (che può contare su riprese simultanee che non spezzano il ritmo), funzionale il tappeto sonoro, con colonna musicale che talvolta scivola nel didascalico. Nel complesso una colonna visiva pulita e piacevole, semplice ma ben fatta, e una colonna sonora dominata dalla parola.

L’idea c’è, la realizzazione pure, i prodotti anche: Food Advisor funziona, l’abbiamo detto. L’ispirazione sembra arrivare dal (bellissimo) Little Big Italy con Francesco Panella, con la sua truppa di expat a guidarlo per i ristoranti italiani negli USA: il meccanismo lo ricorda, nel principio dell’advisor e nella gift card in palio, anche se qui non c’è un confronto tra advisor (meglio) e il rapporto è diretto tra Chef/Giudice e prodotto da giudicare, senza voti mediati dalla strategia (meglio).

Complimenti, format replicabile all’infinito e senza lungaggini o arzigogoli inutili. Il bollino del buon format food glielo diamo anche noi, per quanto possa valere.

Food Advisor, prima puntata in diretta

Food Advisor, Simone Rugiati anticipazioni prima puntata

Simone Rugiati raddoppia per Food Network: oltre all’appuntamento daily con Cuochi e Fiamme, lo chef conquista una (tarda) prima serata con Food Advisor, in onda da martedì 29 gennaio dalle 22.00 sul canale 33 del DTT.

Chef Rugiati lascia quindi per un po’ lo studio e dopo aver accolto in un hangar food truck provenienti da tutto il Paese, questa volta si mette in cammino per realizzare una sorta di guida ai piatti tipici, alle specialità di un territorio, alle eccellenze gastronomiche da assaggiare in giro per l’Italia. Una guida ideale che Rugiati costruisce seguendo i consigli di ‘advisor’ di zona: sembra essere di fronte a un ‘fact-checking” delle recensioni, in cui il gusto personale e le valutazioni amatoriali vengono messi a confronto con il palato del professionista. Ma vediamo come funziona.

Food Advisor, il format

L’obiettivo dichiarato è quello di portare in tv il punto di vista degli Advisor, ovvero di veri clienti abituali dei ristoranti che saranno visitati nel corso del programma. Si parte con una domanda ‘semplice’, di quelle che però mette in crisi qualsiasi ospite: dove portereste Rugiati a mangiare il piatto tipico della vostra città?

Ci provano in 5 in ciascuna località visitata dallo chef. In ogni puntata, infatti, cinque advisor segnalano i migliori piatti di ciascuna località e consigliano la loro versione preferita di una ricetta tradizionale o di un must della tradizione gastronomica locale da assaggiare in uno specifico locale. Ogni ristoratore, quindi, presenta a Rugiati e ai commensali le peculiarità e i segreti della propria versione della ricetta in oggetto. Alla fine ci sarà anche un primo classificato, deciso da Rugiati, con tanto di ‘Bollino di Certificazione” di Food Advisor.

Tra le ricette/prodotti assaggiati da Rugiati ci saranno la piadina a Rimini, il lampredotto a Firenze, la cotoletta alla milanese, le lasagne alla bolognese, la pizza a Napoli: non proprio, a prima vista, una selezione di ingredienti o preparazioni sconosciute ai più o inedite.

In tutto sono state realizzate 12 puntate da 60’ prodotte da Drymedia (4 Ristoranti, 4 Hotel, Pizza Hero, Street Food Battle, Cuochi e Fiamme, Hell’s Kitchen) e per Discovery Italia: tra le città toccate dal programma ci sono Milano, Roma, Napoli, Bologna, Firenze, Rimini, Bergamo e Cagliari.

Food Advisor, come seguirlo in tv e in live streaming

Food Advisor va in onda ogni martedì alle 22.00 su Food Network (DTT, 33) ed è possibile recuperarlo on demand su Dplay.

Food Advisor, second screen

I social sono quelli della rete (sito, Facebook, Twitter, Instagram). L’hashtag è #FoodAdvisor.

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