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Focus Ascolti TvBlog – Che tempo che fa: la gallina dalle uova d’oro di Rai 3

Analisi del pubblico che segue il programma condotto da Fabio Fazio

di Hit
pubblicato 1 Novembre 2015 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:52

Si è tanto discusso del cachet -decisamente alto- che ha intascato l’ex ministro greco Varoufakis. Quei 24 mila euro spesi per l’intervista ad un politico da “tormentone estivo” nel corso di Che tempo che fa, sono sembrati troppi a molti e forse non a torto, sopratutto per la “portata” del personaggio. E’ stato poi sottolineato dalla stessa Rai che il budget ospiti viene speso direttamente dalla società che produce la trasmissione, ovvero la Endemol. Lo stesso capo di Endemol Italia, Paolo Bassetti, ha poi precisato la posizione della società in una nota. Se è vero che 24.000 euro sono una cifra davvero importante, va detto però che se c’è un programma in Rai e su Rai3 in particolare, che fa guadagnare soldi all’azienda radiotelevisiva pubblica, quello è proprio il programma condotto da Fabio Fazio, anche in considerazione del pubblico televisivo che attrae questa trasmissione.

Nella nostra rubrica di Focus ascolti, come è costume di questo nostro spazio, andiamo a vedere la composizione del pubblico che segue il programma in questione. Partiamo però dagli ascolti nudi e crudi dell’appuntamento della domenica, che per ora vede una media totale di 2.874.000 telespettatori ed il 10,62% di share. Scattiamo ora la fotografia della composizione di questa audience. Per quel che riguarda il sesso abbiamo una prevalenza di pubblico femminile nella misura del 59,50% a fronte del 40,50% di uomini. Per quel che riguarda l’età si parte dal 40,24% degli over 65, scendendo al 22,65% della fascia 55-64 e 17,92% della 45-54 anni.

Ma veniamo alle classi socio economiche, che ci interessano di più rispetto al discorso che facevamo sopra. Decisa prevalenza nelle classi alte. Il pubblico che segue Che tempo che fa è composto per il 39% dalla classe Medio Alta economica e sociale (la seconda categoria per ampiezza, 31,3%). Di questa classe fanno parte sopratutto impiegati e quadri con livelli medio-alti sia d’istruzione che di reddito. Seguita dalla pregiatissima classe AA con il 27% del pubblico. Questa classe è composta dalle famiglie più ricche e più colte: composte sopratutto da liberi professionisti con un’alta presenza di laureati.

Infatti lo share di Che tempo che fa, che abbiamo visto in precedenza ottiene quest’anno una media del 10,62% nel totale individui, sfiora il 20% fra i laureati. Tutto questo ha indotto la Rai a vendere gli spazi pubblicitari, telepromozioni comprese, all’interno di Che tempo che fa a cifre decisamente importanti. Nel primo break, quello delle ore 20:25 uno spot viene venduto a 25.800 euro, mentre nel secondo break, quello delle 20:50 a 41.400 euro e nel terzo, quello delle 21:25 a 55.200 euro. Mediamente ogni break contiene circa 7 spot.

Il programma contiene inoltre delle telepromozioni nelle due emissioni del week end, la prima, quella trasmessa fra le 20 e le 21 di 90 secondi è venduta a 180.000 euro e la seconda mandata in onda fra le 21 e le 22 di 60 secondi a 160.000 euro, le più costose di Rai3 e fra le più costose della Rai in generale. Senza entrare quindi nella questione editoriale e parlando esclusivamente qui del mero fattore economico, è del tutto evidente quindi che il programma fa guadagnare alla Rai non pochi soldini.

Insomma per dirla alla Freccero: “Attualmente la Rai non si sostiene con il canone, ma con la pubbliità.Ci sono programmi in Rai che con i loro introiti pagano gli altri. Quello di Fazio è uno di questi, per questo i suoi costi non possono essere considerati usciti o sprechi, ma investimenti…” Amen.

Che Tempo Che Fa