Focus Ascolti TvBlog – Bilancio stagione 2013-2014: Unomattina (Rai1)
Il bilancio stagionale sul fronte auditel dell’edizione 2013-2015 dello storico contenitore del mattino della prima rete Unomattina.
Dopo aver visto fino a ieri il bilancio stagionale dei 7 telegiornali delle nostre reti generaliste, parte oggi, la consueta serie di post che la rubrica di Focus Ascolti di TvBlog, dedica ogni anno in estate al bilancio delle trasmissioni televisive del day time, che hanno animato i palinsesti della nostra televisione generalista. Partiamo oggi con il programma di Rai1 Unomattina, precisamente ci occupiamo della prima parte di questa trasmissione. Il dato medio stagionale di quest’anno è stato di 916.000 telespettatori ed il 18,01% di share.
Il confronto con il dato della stagione precedente vede questa trasmissione perdere 2 punti di share. La media stagionale 2012-2013 fu pari al 20,17% e 1.045.000 telespettatori. Partendo dal dato del totale individui che è stato come detto del 18,01% di share, vediamo che il dato del pubblico femminile è stato del 19,4%, mentre per quel che riguarda il pubblico maschile, il dato è del 15,9% di share.
Addentriamoci ora nella composizione del pubblico, dove notiamo che le percentuali per fasce d’età,sono del 27,85% fra gli over 65, quindi il 21,37 nel target 55-64 anni, 13,96 45-54 anni, 7,71% 35-44 anni, 5,48% 25-34 anni, 8,6% 15-24 anni, 4,54% 8-14 anni, fino all’1,72% nella fascia 4-7 anni. La percentuale per quel che riguarda il target commerciale è del 9,99% di share. Passiamo ora alle percentuali di share per quel che riguarda le classi socio economiche, dove vediamo che la più alta è della classe AB, con il 30,86%. Segue la classe MA con il 18,56%, quindi la MB con il 17,31% e la AA con il 16,97% di share.
Chiudono la classe BB con il 12,91% e la BA con il 9,99% di share. Per livello d’istruzione partiamo dal 25,96% dell’elementare. Segue con il 16,87% la media inferiore, 15,43% la media superiore, 15,52% laurea e chiude al 3,24% nessuna. La regione in cui Unomattina Prima Parte ottiene la percentuale di share più alta è la Puglia con il 25,12% di share, seguita dall’Abruzzo con il 24,72%, quindi dall’Umbria con il 23,34%. La regione in cui al contrario, ottiene lo share più basso è il Trentino Alto Adige con l’11,13% di share, seguito dal Piemonte con il 12,41% e dalla Lombardia con il 13,27% di share.