Focus Ascolti – Sanremo 2013 più giovane, colto e pregiato. La Rai ce la fa dopo il regno Mazzi-Presta
La Rai centra il bersaglio e non solo guadagna pubblico, ma ringiovanisce l’età media dei telespettatori che seguono il Festival, oltre che prendere pubblico colto e pregiato
Mentre fra pochi minuti vi serviremo i dati di ascolto della seconda serata dell’edizione numero 63 del Festival della canzone italiana, nella speciale rubrica di Focus Ascolti, puntiamo la nostra lente d’ingrandimento su alcuni dati relativi alla prima serata dell’edizione targata Fabio Fazio di Sanremo. Come sappiamo il dato medio è stato di 12.969.000 telespettatori ed il 48,29% di share, in crescita, per quel che riguarda il dato dei valori assoluti rispetto allo scorso anno, che ricordiamo fu di 12.762.000 telespettatori, ma con uno share leggermente maggiore (49,6 contro il 48,29 di quest’anno). Il primo Festival dunque interamente organizzato dalla Rai, dopo la lunga era Mazzi-Presta, ha fatto centro e se qualcuno paventava l’ipotesi che non sarebbe stato più possibile organizzare questo evento senza di loro si è dovuto ricredere (per la serie “Tutti necessari ma nessuno indispensabile“).
Ma vediamo per cosa la Rai deve essere contenta, rispetto al risultato della prima serata, oltre al dato nudo e crudo. Infatti il senso della nostra rubrica di Focus Ascolti è stato da sempre quello di sbirciare dietro al mero dato della media di ascolto. Per fare questo vediamo dunque il profilo medio del pubblico che ha seguito la prima serata di Sanremo 2013. Partiamo dal sesso, dove possiamo vedere una prevalenza di pubblico femminile. La composizione è infatti del 59,78% di donne e 40,22% di uomini, dati praticamente identici alla prima serata dell’anno passato. Alcune interessanti differenze rispetto all’edizione del 2012, le troviamo nella composizione del pubblico per età. La prima serata del Festival targato Fazio ha infatti ringiovanito il pubblico di Sanremo rispetto all’anno passato.
Notiamo infatti nella composizione del pubblico quasi il 2% di telespettatori in più nella fascia 15-24 anni e lo 0,60% in più fra i più piccini (4-14 anni). Quasi il 2% di crescita anche per quel che riguarda la fascia 45-54 anni, rispetto allo scorso anno. Contemporaneamente abbiamo quasi il 2% in meno di telespettatori fra gli over 65. Ma certamente uno dei dati che farà più piacere alla Rai è quello relativo alla composizione del pubblico per classi socio economiche. Qui abbiamo per il Sanremo di quest’anno un incremento di pubblico pregiato rispetto all’edizione dell’anno passato, con una crescita del 3,17% della classe AA ed un segno più del 2,26% per quel che riguarda la classe MA. Con il contemporaneo calo del 4,47% della classe BB rispetto alla prima serata dell’anno passato. Per quel che riguarda il livello d’istruzione abbiamo quasi il 3% di pubblico laureatoin più quest’anno, rispetto al Festival 2012, medesimo incremento per quel che riguarda il target media superiore ed un calo del 6% di pubblico fermo alla licenza elementare. Vediamo ora in quali regioni la prima serata di Sanremo 2013 ha ottenuto l’ascolto più alto ed in quali quello più basso.
La regione in cui la prima serata di Sanremo 2013 ha ottenuto lo share più alto è la Valle D’Aosta con il 57,79%, seguita dalla Basilicata con il 55,25% e la Puglia con il 52,64%. La regione in cui ha ottenuto la percentuale di share più bassa è il Trentino Alto Adige con il 36,55%, seguita dalla Lombardia con il 40,22%, seguita dalla Calabria con il 44,6% di share.