Focus Ascolti: radiografia dei dati di Rai1
Analisi analitica dei dati di ascolto della prima rete della televisione pubblica
Si parlato molto in questi giorni dei dati di ascolto di Rai1 e quale migliore luogo della nostra rubrica speciale di “Focus ascolti” per fare una radiografia dell’audience della prima rete della televisione pubblica in questa stagione televisiva. Qui oggi vi daremo conto dei dati relativi alla prima parte della stagione tv, raffrontandoli con quella della seconda fase di questa stagione televisiva che ormai volge al termine.
Come costume di questa rubrica diamo la parola ai numeri e vediamo quanto ha fatto Rai1, nel totale giornata e nel prime time fra il 10 settembre ed il 31 dicembre 2018. Nel primo scorcio della stagione tv, quello autunnale il primo canale della Rai ha ottenuto una media del 16,6% di share nell’intera giornata e dal 19,3% per quel che riguarda il prime time. Entrambi i dati sono cresciuti in questa ultima fase della stagione tv, con il 17,3% nell’intera giornata e con il 19,8% in prime time.
Analizzando alcuni dei programmi “stagionali” di Rai1 nelle due fasi della stagione tv vediamo -per esempio- Domenica in che passa dal 16,6% dell’autunno all’attuale 18,5%, Il Paradiso delle signore che passa dall’11,6% all’attuale 14,2% di share. L’eredità passa dal 21% dell’autunno, all’attuale 22,4%, Vieni da me da settembre a dicembre 2018 aveva una media dell’11,2% di share ora cresciuta al 12,9%.
La media dell’Eredità da gennaio a maggio 2019 è cresciuta dell’1,4% di share rispetto alla prima parte della stagione. Va detto che nell’ultimo mese l’Eredità ha accusato una lieve flessione dovuta all’ottimo lavoro di Gerry Scotti su Canale 5 con la sua Caduta libera. Detto questo vale la pena rilevare che a maggio 2019 (dati fino a sabato 18) la media del preserale condotto da Flavio Insinna è superiore dello 0,3% di share rispetto all’autunno.
Nonostante questo occorre rilevare che il risultato del Tg1 delle 20 a maggio 2019 rispetto alla media settembre-dicembre 2018 subisce un calo dello 0,7% di share. In sintesi dunque -dati alla mano- si può dire che se il Tg1 realizzava da settembre a dicembre 2018 una media del 23,1% con un traino del 21%, attualmente (maggio 2019) la sua media scende al 22,4%, nonostante il traino leggermente più forte dell’Eredità che ora si attesta al 21,3% di share.
Analizzando i dati del day time 07:00-20:30, dal 1 gennaio al 18 maggio 2019, Rai1 registra una media del 17.1%, in crescita del +0.6% rispetto alla media del periodo 9/9-31/12 2018. Sostanzialmente tutti i programmi del day time di Rai 1 mostrano un segno + nel 2019 rispetto alla prima parte della stagione televisiva (set-dic 2018) . Sempre sulla fascia 07:00-20:30 il risultato del 17.1% sul periodo 1 gen-18 mag 2019 è esattamente in linea con la performance del 2018 (17.1%)
Per quel che riguarda il prime time e facendo un confronto con gli anni precedenti, Rai 1 registra nel 2019 una media del 19.8%, in calo del -0.7% rispetto al medesimo periodo del 2018. Tuttavia, gli ascolti della stagione televisiva di una Rete dipendono parecchi fattori che si possono ricercare anche in performance poco convincenti di alcunu programmi d’intrattenimento di prima serata, mixati a dati relativi ad alcune fiction deludenti. Per avere un quadro però più chiaro dei risultati e capire bene quali sono le dinamiche è dunque necessario prendere in esame un periodo più ampio.
L’analisi degli ultimi 5 anni evidenzia un dato di ascolto tutt’altro che negativo di Rai1 anche in prime time. Nel 2019 registra un risultato migliore del 2017, del 2016 e del 2015. In particolare rispetto a 5 anni fa Rai1 è l’unica Rete tra le prime 6 generaliste ad essere in crescita (+0.8%, a fronte di un calo del diretto competitor del -1.7%) . Passando più nello specifico al confronto con Canale 5. Nel periodo 1 gen-18 mag 2019 Rai 1 mantiene saldamente la leadership con una media del 19.8% di share. Il vantaggio sul diretto competitor sale in questo periodo dal +3.9% del 2018 al +4.2% del 2019 e raggiunge i massimi degli ultimi 5 anni quando il vantaggio in prime time era soltanto del +1.7%.
Insomma è chiaro che è sulla visione complessiva che si possono dare dei giudizi rispetto agli ascolti di un determinato canale e isolare una semplice settimana, oppure anche un solo mese, è semplicemente fuorviante.