Focus Ascolti: I numeri di Rai Sport fra gamberi e lepri
Alcuni dati di ascolto degli ultimi mesi della testata sportiva della Rai
Mentre le frizioni interne spingono i giornalisti di Rai Sport ad esprimere il loro punto di vista critico rispetto all’attuale situazione della testata giornalistica sportiva della televisione pubblica, è giusto dare una visione d’insieme sugli ascolti degli eventi diffusi da Rai Sport e non solo quelli. Partiamo dalla recente telecronaca diretta dell’incontro di calcio Juventus-Atalanta valevole per la Coppa Italia. 5,1 milioni di telespettatori e il 19,0% di share e Rai1 mercoledì sera ha registrato ascolti da Champions League. Ma la partita degli ottavi di finale di Coppa Italia Juventus – Atalanta non è la sola esclusiva di calcio di Rai Sport che ha ottenuto un successo. La testata giornalistica sportiva della Rai chiude il 2016 e inaugura il 2017 con ascolti in crescita. A trainare, prima di tutto, il calcio e i grandi eventi.
Tra le partite dei club l’incontro più seguito nella stagione 2016/2017 al momento è stato prodotto da Rai Sport prima di Natale e trasmesso su Rai 1: si tratta della Supercoppa giocata a Doha e andata in onda alle 17:30 del 23 dicembre 2016 e che ha registrato 6,3 milioni di ascolto medio e il 36,2% di share nonostante il fuso orario (trasmesso a metà pomeriggio, in prima serata ovviamente avrebbe ottenuto ascolti ancora maggiori). Ma lo share sale anche con gli incontri della nazionale di calcio: le partite amichevoli e di qualificazione dell’Italia del pallone ottengono ascolti importanti su Rai 1 (Italia-Spagna del 6 ottobre 2016 ha registrato 8,3 milioni di ascolto medio e il 31,4% di share).
Nei grandi eventi, i canali di Rai Sport segnano numeri alti. La scorsa estate, durante le Olimpiadi di Rio 2016, Rai Sport 2 ha registrato il record storico di ascoltatori per un evento in esclusiva. Le gare di nuoto femminile tra cui la 4×100 mista hanno ottenuto 2.011.000 ascoltatori con il 11,9% di share. Nel corso del 2016 si è registrato anche un altro record assoluto per la diretta su Rai Sport di una tappa del Giro d’Italia: il 28 maggio le due ore di telecronaca su Rai Sport 1 hanno registrato una media di 1.459.000 ascoltatori con l’11,0% di share.
L’insieme dei canali chiude il 2016 allo 0,9% share sul totale giornata, con una crescita del +0,1% rispetto al 2015. La crescita è più consistente sul target Laureati, per i quali lo share dello 0,9% del 2015 è passato all’1,1% nel 2016 (+0,2%). Non sono state solo le Olimpiadi ad assicurare il successo annuale della testata. I canali, oltre a crescere del +2,3% share nel mese di agosto grazie ai Giochi di Rio, hanno registrato segno più anche nei mesi di maggio (+0,1% share, con Il Giro d’Italia) e settembre (+0,1% share, con le Paralimpiadi). Crescita confermata anche nell’ultimo quadrimestre 2016 (1 settembre-31 dicembre) con il + 0,5% rispetto al 2015.
Veniamo ora alle rubriche di Rai Sport legate al calcio che hanno mantenuto quasi inalterati gli ascolti registrati nella stagione precedente, nonostante la programmazione del campionato di calcio sia disegnata sulle esigenza dei canali pay con partite sempre più spalmate anche in 6 collocazioni diverse (due al sabato e quattro alla domenica), programmazione che depotenzia le rubriche di riepilogo come quelle di Rai Sport. I risultati migliori sono quelli di 90° minuto su Rai2 che chiude il 2016 con il 9,1% share, e cresce del +0,1% nei confronti del 2015, della “Domenica Sportiva“, che registra 1,3 milioni di spettatori e l’8,9% share e di “Tg sport“, che totalizza il 4,2% share.
Insomma in sintesi, se qualcuno va alla ricerca del “marcio in Danimarca” per forza, nella realtà delle cose non tutto è proprio così. Qualsiasi cosa è ovviamente migliorabile, ma fermarsi solo alle cose negative, qualora esse ci fossero davvero, non fa bene a nessuno e prima di tutto a chi lavora per rendere sempre migliore la propria azienda, sopratutto se non ha nessun fine personale, anzi personalissimo.