Focus Ascolti Direttori Tg Rai: Mario Orfeo ed il suo Tg1 da record, l’unico a crescere
Le pagelle formato ascolti dei direttori di testata della Rai
Dopo la recente tornata di nomina alle reti, siamo alla vigilia di una nuova informata in Rai che coinvolgerà quasi tutte le direzioni di di testata. Insomma, vigilia forse è una parola grossa, diciamo che manca qualche mese, per ora non c’è fretta. Dopo l’approdo a Rete 1 di Fabiano, a Rete 2 di Dallatana e a Rete 3 di Bignardi, dove Campo Dall’Orto si è potuto muovere sulla carta autonomamente senza dover passare da tavoli paralleli, per le direzioni dei telegiornali il CDA peserà un pochino di più. In attesa delle decisioni di Antonio Campo Dall’Orto, che da poco è ormai un cavaliere Jedi con i nuovi poteri acquisiti e della sua longa manus sull’informazione Carlo Verdelli, facciamo una specie di pagella, in termini di ascolti, per i direttori di testata attualmente in carica.
Per fare questo andremo a vedere i dati di ascolto ottenuti dai tre direttori di testata nell’ultimo anno solare, confrontandoli con quelli del periodo immediatamente precedente la loro nomina. Partiamo dal direttore del Tg1 Mario Orfeo, che risulta essere l’unico direttore ad aver guadagnato ascolto rispetto al periodo precedente il suo arrivo. Prendendo in esame l’edizione principale del Tg1, cioè quella delle ore 20 (feriali) abbiamo una media nel 2015 del 24,62% di share, pari a 5.503.000 telespettatori, sopra di 6 punti di share rispetto al Tg5 delle 20 feriale che si ferma ad una media del 18,50% di share e 4.200.000 telespettatori.
Nel 2012 il Tg1 delle ore 20 otteneva un ascolto di 5.188.000 telespettatori pari al 22,48% di share. Crescita dunque di oltre 2 punti percentuali e di 315.000 telespettatori per la direzione di Mario Orfeo. Bianca Berlinguer viceversa è il direttore che ha perso più ascolto rispetto al periodo prima del suo arrivo. Nel 2015 l’edizione delle ore 19 del Tg3 ha ottenuto una media di 1.777.000 telespettatori ed il 10,70% di share. Nel 2008, anno prima del suo arrivo al Tg3, il telegiornale della terza rete Rai totalizzava uno share del 14,23% pari a 2.119.000 telespettatori. Calo dunque del 3,53% di share e 342.000 telespettatori.
Anche Marcello Masi, direttore del Tg2 perde ascolti rispetto al periodo pre-suo arrivo. Nel 2015 il Tg2 delle ore 20:30 ha ottenuto una media dell’8,25% di share e 1.842.000 telespettatori, in calo dell’1,36% e 518.000 telespettatori rispetto al 2010, prima dell’arrivo di Masi a dirigere il Tg2. Diamo anche una veloce occhiata alle reti partendo da Rai1 che nel 2015 ha ottenuto una media del 17.07% di share, in calo dell’1,62% rispetto all’anno precedente l’arrivo di Giancarlo Leone alla direzione dell’ammiraglia Rai.
Angelo Teodoli ha ottenuto nel 2015 una media del 6,81% di share, in calo dell’1,42% rispetto al 2011, mentre Andrea Vianello ha portato la sua Rai3 lo scorso anno ad una media del 6,65% di share, in calo dell’1,89% rispetto al 2011 quando la rete totalizzava una media dell’8,54% di share.