Floris lascia la Rai, perché Gubitosi non ha rinnovato il contratto?
Il dg Rai ha parlato di “divorzio doloroso e sofferto”
Il retroscena pubblicato oggi dal quotidiano La Repubblica spiega perché il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi abbia lasciato andar via Giovanni Floris. A quanto pare l’accordo tra Viale Mazzini e il conduttore di Ballarò, con la mediazione di Beppe Caschetto, sembrava essere stato raggiunto: mezz’ora in più il martedì sera su Rai3 e una striscia quotidiana a partire da gennaio 2015. Totale: circa 700 mila euro all’anno, cioè poco più di 2 milioni in tre anni. Ossia quasi la metà di quanto Floris dovrebbe intascare approdando a La7.
L’accordo però non è bastato, in quanto Gubitosi alla fine si è convinto che il bonus a Floris non sarebbe stato gestibile nell’azienda. Perché la Rai negli ultimi mesi ha chiesto anche alle star del giornalismo televisivo, da Lucia Annunziata a Bruno Vespa, sacrifici e il contratto al rialzo per Floris avrebbe potuto provocare malumori pesanti.
Senza dimenticare l’onda d’urto della politica e dei sindacati, nell’anno in cui la tv di Stato riceverà 150 milioni di euro in meno alla voce canone e dovrà quindi mettere in campo tagli al costo del lavoro.
Inoltre sulla scelta di Gubitosi di non trattenere il giornalista romano avrebbero pesato anche gli ascolti in leggero calo di Ballarò, che comunque è rimasto anche in questa stagione il cardine del prime time di Rai3. Secondo i dati della società Barometro di Luigi Ricci, il 12,6% di share è il dato più basso degli ultimi 9 anni di Ballarò, anche se ha permesso alla rete diretta da Andrea Vianello di raggiungere la media del 7,7% di share in prima serata.
Insomma, ecco le ragioni alla base del no di Gubitosi a Floris. Un divorzio che lo stesso dg avrebbe definito “doloroso e sofferto” di fronte ad un’offerta, quella di La7, “impareggiabile”.