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Flics, il crime francese che si fa violento arriva su FoxCrime da stasera

Una nuova miniserie in quattro puntate sta per debuttare –da stasera alle 21:55– su FoxCrime (canale 114 di Sky). Trattasi di “Flics”, serie francese andata in onda su Tf1 nel 2008 e scritta da Olivier Marchal, già attore e regista cinematografico ma, soprattutto, ex poliziotto.Proprio il suo passato in divisa gli è servito a creare

13 Luglio 2009 11:30

FlicsUna nuova miniserie in quattro puntate sta per debuttare –da stasera alle 21:55– su FoxCrime (canale 114 di Sky). Trattasi di “Flics”, serie francese andata in onda su Tf1 nel 2008 e scritta da Olivier Marchal, già attore e regista cinematografico ma, soprattutto, ex poliziotto.

Proprio il suo passato in divisa gli è servito a creare una storia cruda, fatta di uomini di legge ma in contrasto tra di loro, che cercano, almeno nella professione, di tenere in ordine i pezzi del loro passato. Ma i personaggi di “Flics” (un modo per definire i poliziotti in Francia) sono prima di tutto uomini, e questo, a volte, non sarà d’aiuto.

I protagonisti di questa serie si chiamano Victor Yachvili (Frédéric Diefenthal, nel cast della saga di “Taxxi”) e Boris Constantine (Yann Sundberg, François in “Mystère”). Il primo, divorziato e con una figlia, affronta il lavoro di poliziotto a modo suo, non sempre rispettando le regole. Anzi, molte volte, per far bene il suo mestiere, rischia lui stesso di apparire come un criminale. Il secondo, invece, rispettoso delle regole, vive da anni col senso di colpa di non aver cercato di chiarirsi con l’ex moglie, morta in un incidente stradale proprio mentre stavano divorziando.

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Victor e Boris lavorano per due dipartimenti di polizia diversi, situati entrambi al 36 Quai des Orfèvres di Parigi, da sempre il cuore delle sedi delle forze dell’ordine. Ormai sono in conflitto da anni, dopo un incidente avvenuto anni prima che ha segnato definitivamente i loro rapporti. Farebbero volentieri a meno di lavorare l’uno con l’altro, ma il destino ha in serbo per loro tutt’altro.

Qualcuno, infatti, cerca di uccidere il loro capo, l’ambiziosa Léa Legrand (Catherine Marchal, “L’ultima missione”), già rimasta coinvolta in un incidente cinque anni prima e da allora costretta ad usare un bastone per muoversi. Ai due protagonisti tocca quindi mettersi al lavoro per scoprire chi c’è dietro questo attentato. Non ci vorrà molto per scoprire che nel caso è implicato il criminale Serge Oriou (Marc Barbé), coinvolto però anche nei fatti di cinque anni prima.

Un intreccio ricco di nodi da sciogliere, per Victor e Boris, che però non prendono la missione con lo spirito a cui siamo abituati quando seguiamo un crime. Niente solidarietà o collaborazione: i due dipartimenti restano nemici ed anzi, risolvere il caso che ha a che fare col loro capo altro non è che l’ennesima sfida per dimostrare chi sia il migliore. Una sfida, però, che si macchierà di sangue.

Un crime molto inusuale, quindi, rispetto al resto della categoria. “Flics” si sporca le mani e gioca col limite tra la giustizia e la criminalità, contaminando i soliti topoi di bene e male con un’umanità intrisa di dolore e risentimento. Presentata la settimana scorsa al Roma Fiction Fest, la Francia abbandona le aule di tribunale ed i commissariati delle varie serie già in onda in Italia e ci presenta qualcosa ben più vicino al politically scorrect di “The Shield”. In una sfida che ben presto ci farà scoprire i lati più nascosti di chi dovrebbe difenderci tutti i giorni.



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