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Fleming – Essere James Bond, su Raitre la storia del papà di 007

Su Raitre Fleming-Essere James Bond, miniserie che racconta la storia di Ian Fleming che l’ha portato a scrivere i romanzi che l’hanno reso famoso

pubblicato 1 Settembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 06:55

Prima di diventare lo scrittore a cui si deve la saga ed il personaggio di James Bond, Ian Fleming ha vissuto una vita ricca di azione, passione, ma anche insuccessi: una storia che è diventata una miniserie e che viene raccontata in Fleming-Essere James Bond, in onda questa sera e domani alle 21:15 su Raitre.

La miniserie è uno sguardo nella vita di Fleming, che ha tratto spunto dalla sua esperienza militare per costruire il mondo che poi gli ha permesso di diventare uno degli scrittori di spy-story più famosi al mondo. La miniserie percorre un arco di tempo che va dal 1938 al 1952: Ian (Dominic Cooper) lavora come agente di cambio senza fortuna a Londra.

La sua carriera militare, finora, non gli ha garantito nessun successo: non sembra infatti portato per quel mondo, preso da ben altre passioni, come l’alcool, le donne, tra cui spicca Ann O’Neil (Lara Pulver), e la letteratura erotica. Difficile anche il rapporto con la famiglia: non riesce a raggiungere la stessa gloria del padre, eroe di guerra, nè del fratello Peter (Rupert Evans), avventuriero ed autore di racconti di viaggio. Complicato anche il rapporto con la madre Evelyn (Lesley Manville).

La serie racconta come l’autore, durante un viaggio a Lisbona nel 1940 con l’Ammiraglio Reale John Godfrey (Samuel West) ed il Secondo Ufficiale Monday (Anna Chancellor) inizi a fare la conoscenza dei nazisti. Costretto successivamente ad arruolarsi in Marina, il talento letterario di Fleming diventa utile quando gli viene chiesto di redarre un progetto nella cospirazione contro i nazisti stessi per l’Office of Strategic Services. Proprio questa relazione darà il via all’Operazione Ruthless, con lo scopo di ottenere i codici per decifrare la macchina Enigma.

Il protagonista si ritrova così coinvolto in un’operazione che diventa determinante per le sorti della guerra, fino a partecipare alle operazione che dovrebbe svelare i piani segreti dei nazisti, legati al possesso di una bomba nucleare, da trovare prima dei russi.

Una vera e propria avventura, che Fleming utilizza negli anni successivi per iniziare a scrivere i suoi racconti: così nasce l’agente 007 James Bond, protagonista dei romanzi più famosi dell’autore, che ne hanno sancito il successo e la fama. Una miniserie che riesce bene a sfruttare la popolarità dell’autore per raccontarne retroscena poco noti in chiave spionistica, rivelando come James Bond sia potuto nascere dalla mente del suo autore, ovvero da una vicenda realmente accaduta.