Due impegni lavorativi per inaugurare il nuovo anno. Si apre così il 2022 di Flavio Montrucchio, che per le prossime cinque settimane occuperà due prime time di Real Time con Primo Appuntamento e Bake off – Dolci sotto un tetto.
Domani torna Primo Appuntamento, un programma ormai consolidato: ci saranno comunque delle novità?
Quest’anno arriveremo ad avere trenta prime serate, con le quali speriamo di non stancare il nostro pubblico (ride, ndr). Alla fine è una promozione che si siamo guadagnati sul campo e per la quale ringrazio Discovery per la fiducia che ancora una volta ci ha concesso. Io in questa edizione interagirò direttamente con le coppie protagoniste: da Primo Appuntamento Crociera abbiamo visto che l’interazione fra i protagonisti e il conduttore permette a chi partecipa al programma di raccontarsi meglio, dando ulteriore respiro al programma stesso.
Venerdì 7 gennaio parte invece la seconda edizione di Bake off – Dolci sotto un tetto. Dopo il buon riscontro dello scorso anno, ci saranno delle piccole modifiche o si conferma in blocco quanto visto nella prima edizione?
L’anno scorso avevamo sperimentato questo spin off che si distingue dal tradizionale torneo guidato da Benedetta (Parodi, ndr) partendo dall’esperienza che nei primi mesi della pandemia si era diffusa in molte case, ovvero quella di unire la famiglia attorno alla cucina. Quest’anno nel selezionare le coppie abbiamo preferito selezionare coppie generazionali formate da genitori con figli piuttosto che da nonni con nipoti. Quando accoglieremo poi nelle nostre cucine degli ospiti, tenterò anch’io di mettere le mani in pasta.
Da alcuni anni hai sposato interamente una carriera da conduttore. Che cosa ti rende più orgoglioso del cammino professionale finora percorso?
Sicuramente la serenità che ho trovato a Discovery. In Rai lavoravo su singoli eventi senza avere quella stabilità che invece oggi ho raggiunto. Qui invece ho sempre sentito una fiducia da parte dei dirigenti che mi ha messo nelle condizioni di portare di volta in volta anche qualcosa di mio nelle trasmissioni che faccio.
C’è un Flavio Montrucchio che quindi sta crescendo anche sul lato autorale. Sbaglio?
Secondo me i conduttori non possono essere dei pappagalli che ripetono un copione. Alla lunga ognuno tenta di dare una cifra al proprio stile, cercando di apportare perlomeno delle modifiche al programma nel quale mette la faccia.
Hai mai pensato di scrivere e ideare un format tutto tuo?
Avrò già scritto venti programmi, di cui al momento non ne è stato prodotto nessuno. Mi piacerebbe poter offrire una trasmissione pensata e scritta da me alla conduzione di qualcun altro.
Questi progetti per ora sono rimasti nel cassetto o li hai già presentati a qualcuno?
Negli anni ho capito che la televisione è fatta di tempi e nulla va ricercato con frenesia. Sto facendo programmi che vanno bene e in questo momento potrebbe essere anche ridondante aggiungere altro. Questa è una professione che si costruisce tassello dopo tassello: io ancora alla conduzione mi sento acerbo, nonostante da vent’anni faccia tv e da più di cinque anni mi dedichi esclusivamente a questa.
Per concludere: un sogno, lavorativo e non, per questo 2022.
In generale direi che un sogno per il 2022 non è in campo lavorativo, forse anche perché egoisticamente questi ultimi anni sono stati ricchi per me di opportunità e impegni professionali. L’augurio è di continuarmi ad entusiasmarmi in tutto quello che farò.