Flavio Insinna a TvBlog: “La Pista non è andato bene, per Mi è sembrato di vedere un Blob niente ansia da ascolti” (VIDEO)
Insinna, alla guida dello speciale per i 25 anni di Blob, in onda il 6 giugno su Rai3 in prima serata, parla anche delle difficoltà di realizzare la agognata fiction su Libero Grassi
A margine della presentazione alla stampa di Mi è sembrato di vedere un Blob, in onda venerdì 6 giugno su Rai3 in prima serata, TvBlog ha rivolto alcune domande a Flavio Insinna. All’attore e conduttore abbiamo chiesto di fare un bilancio della stagione televisiva, con un occhio anche all’immediato futuro. Un’intervista da vedere fino alla fine, compreso l’appello per l’asta benefica che il prossimo 11 giugno si terrà al teatro Sala Umberto di Roma, con Insinna battitore d’asta. Ad essere venduti al migliore offerente – gli incassi saranno devoluti all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma – saranno tutti i cimeli di Affari tuoi.
Debutto da conduttore di Rai3…
Questo non è condurre, è una specie di freestyle. È come andare con uno sci solo, ma è una discesa molto bella da tentare.
Qual è l’immagine che associ immediatamente a Blob?
Con i miei amici abbiamo passato mesi a ripetere come Pillitteri ‘squadrista, fascista, nazista’. Lì mi innamoro di Blob, è il colpo di fulmine.
Quale sarà il tuo ruolo nella diretta di venerdì?
Provare a raccordare, ma il verbo non lo abbiamo ancora trovato… non provare a mettere insieme i pezzi… Fluiscono i filmati, più o meno recenti, ed è come sfogliare un’enciclopedia non solo televisiva.
Filmati che ti costringono a ripensare, a come sei cambiato, a cosa è diventato il Paese. È come se i blob ti svegliassero ad un certo punto e ti schiaffeggiassero costringendoti a valutazioni anche più profonde di un montaggio che fa sorridere. È un sorriso non fine a se stesso. Sarà una bellissima festa, è stato una grande regalo per me essere chiamato per questa serata.
Con lo speciale di Blob si chiude la tua stagione televisiva?
Sì, non facciamo altri danni.
Affari tuoi è andato molto bene…
Sì, grazie al cielo, al pubblico e a Rai1. Tutto ha funzionato, il decimo anno di Affari tuoi è stata una bellissima stagione.
L’anno prossimo ci sarai?
Ci saremo, ma Mastroianni diceva: ‘scriviamo a matita, scriviamo sulla sabbia’; se poi ci non dovesse essere ci potremo rimanere male, ma non sorpresi perché siamo abbastanza grigi nei capelli per non sapere come vanno le cose.
L’altro tuo programma stagionale è stato La Pista…
Che non è andato bene. Non mi nascondo dietro un dito.
Il motivo è stato individuato o state ancora indagando?
No, indagare no, le cose finiscono e non puoi farci una filosofia. A posteriori è vero tutto e uno potrebbe dire ‘perché non lo abbiamo fatto prima se sapevamo tutto?’. Non ha incontrato il gusto del pubblico, c’è da ringraziare comunque. Facciamo un mestiere che prevede applausi oppure fischi; ci siamo impegnati tutti, ballerini, coreografi, tutta la struttura Rai1, è mancato il gradimento del pubblico. A proposito della serata di Blob, per la prima volta nella mia carriera, non ho minimamente il pensiero del gradimento. Stiamo cercando di fare una cosa che piaccia prima a Rai3 e a noi. Senza l’ansia del ‘qui mettiamo la canzone furba’, senza l’ansia della curva della mattina dopo.
La prossima sarà finalmente la stagione nella quale si concretizzerà la fiction su Libero Grassi che da tempo speri di realizzare?
Non lo so. È una miniserie, non una lunga serialità dove puoi ottimizzare i costi; ci sono tantissime altre proposte di alto livello in Rai. Non mi sento un genio incompreso, uno fa la propria proposta, se viene accettata bene… Luciano Salce diceva ‘Ci sono solo dei cretini capiti, non dei geni incompresi’. Di occasioni ne ho avute e ne ho tante, mi piace essere un uomo riconoscente.