Flavio Insinna studia per la Corrida (dopo il no a Cesaroni e cinepanettoni)
Per Flavio Insinna si prefigura un inizio 2011 col botto. L’ex re dei pacchi, tornato nel 2010 in tv solo per la fiction Ho sposato uno sbirro 2, è pronto a raccogliere l’eredità più grande, quella di Corrado prima e Gerry Scotti poi al timone de La Corrida. Insinna ha accettato questa sfida dopo aver
Per Flavio Insinna si prefigura un inizio 2011 col botto. L’ex re dei pacchi, tornato nel 2010 in tv solo per la fiction Ho sposato uno sbirro 2, è pronto a raccogliere l’eredità più grande, quella di Corrado prima e Gerry Scotti poi al timone de La Corrida. Insinna ha accettato questa sfida dopo aver rifiutato proposte altrettanto “di grido”, come i Cesaroni, i cinepanettoni e una fiction su Pavarotti, perché “i no fanno la carriera molto più dei sì e la vita è anche questione di gusto”. Al settimanale Oggi ha raccontato le sue ansie a poche settimane dal debutto (anche come ballerino):
“Non dormo per niente. Intorno al letto ho i dvd con tutte le edizioni della Corrida, sul comodino il libro di Corrado, E non finisce qui… Insomma, mi circondo di quel che serve per studiare e ristudiare. Per come sono fatto io, non sarei stato pronto neanche nel 2016. E so che è da pazzi aver accettato. Ma il mio mestiere vuole la sfida e un po’ di follia. Se vuoi fare questo mestiere con gioia e sincerità, devi sentirti ogni volta al debutto. La gente mi ferma per strada e dice ‘Sei quello giusto per la Corrida’. Parto favorito, peggio ancora”.
In compenso, lo stesso Insinna si dice entusiasta della sua partner (oltre al maestro di Orchestra Piero Pintucci), la storica valletta della Corrida Antonella Elia promossa a co-conduttrice:
“E’ la continuità col passato. Ha fatto quattro edizioni con Corrado e le loro gag erano esilaranti. Se avrò qualche dubbio, mi basterà guardare lei”.
Il vero scoop sul 2011 che riguarda Insinna è il ridimensionamento della sua condizione di eterno bamboccione. Lo scapolo più mammone della tv è finalmente (quasi) pronto a lasciare il nido:
“Mi sono comprato una casa tutta mia! Però ci sono tanti lavori da fare. E i miei sono sempre convinti che senza di loro finirò per strada. Nessuna delle mie fidanzate ha raggiunto l’ultimo livello: frequentare mamma. Ma perché lei si affezionerebbe a un peluche, e quindi ho evitato. Però sfatiamo un mito: io non cerco una compagna che cucini alla sua altezza. Ma una che sappia relazionarsi con un disagiato mentale e sdrammatizzi. Nel privato sono un attore da tragedia greca, mi serve una donna che nei momenti bui mi dica ‘Ma fatte ‘na risata’. Come sosteneva Corrado. E’ che oggi i matrimoni non durano perché non si è più disposti al sacrificio, mentre io ho l’esempio alto dei miei genitori, che hanno creduto nella famiglia. In ogni caso, fino a primavera, la mia fidanzata si chiama Paura”.
Infine, Insinna fa un bilancio di ampio raggio sul suo futuro professionale:
“Mi manca quell’impegno socialmente utile che papà ha messo nel suo lavoro di medico, a tu per tu con i tossicodipendenti e i malati di mente. Il mio mestiere è molto autoreferenziale. Vorrei trovare un equilibrio più giusto con il mio sentire.
Glielo auguriamo: è uno dei pochi ‘veri’ e coi piedi per terra della tv.