Flavio Insinna a L’Eredità contro le spese militari (che il governo Draghi vuole aumentare)
Flavio Insinna a L’Eredità si schiera contro le spese militari proprio nei giorni in cui il governo Draghi valuta di aumentarle
Flavio Insinna contro il governo Draghi. Si potrebbe riassumere così – forzando molto la realtà delle cose – quanto accaduto nella puntata de L’Eredità andata in onda venerdì scorso su Rai1. Il conduttore, infatti, durante il gioco finale della ghigliottina ha espresso il suo punto di vista sulle spese militari. Il pretesto è stato la parola da indovinare (la concorrente non ci è riuscita), che era “risparmio“.
Risparmio sulla spesa. Non vi arrabbiate, per me il risparmio andrebbe fatto sulla spesa militare e con quei soldi andrebbero costruiti scuole, ospedali, case. Mi taccio… Tanto lo sapete che c’ho ragione io.
Concetto che Flavio Insinna ha ribadito poco dopo, sempre a L’Eredità, in uno dei momenti più seguiti del quiz che fa da traino al Tg1: “La parola è risparmio, questa sera. In quel caso ho ragione io. Il risparmio va fatto sulle armi, i soldi vanno spesi per grandi, piccini, ospedali, scuole, case, scuola, istruzione, cultura“.
Pochi giorni prima dell’uscita pubblica del conduttore, il Presidente del Consiglio Mario Draghi aveva spiegato che per le spese militari “c’è la determinazione di arrivare al 2% del Pil. Quando e come farlo è tutto da discutere ma è chiaro che anche su questo fronte, la risposta non può che essere europea“. Intendimento riaffermato anche nei giorni a seguire (per dire, anche il giorno prima che andasse in onda L’Eredità, che è una trasmissione registrata).
Secondo quanto apprendiamo, l’uscita di Insinna avrebbe provocato qualche turbamento dalle parti di Viale Mazzini. Non tanto per il contenuto in sé (anche Papa Francesco nei giorni scorsi si è espresso in maniera assolutamente chiara sul tema delle spese militari, dicendo che “mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono compromessi a spendere il 2 per cento del Pil per l’acquisto di armi come risposta a questo che sta accadendo, pazzi!“), ma quanto per l’opportunità di occuparsi di una faccenda che può avere una lettura anche (e soprattutto) di natura politica.
Va detto che non è la prima volta che le parole di Insinna su un tema extra televisivo pronunciate a L’Eredità sollevano polveroni. Meno di due anni fa, per esempio, fu la volta della caccia.