Home Flavio Insinna Flavio Insinna a Il Cacciatore di Sogni: “Sono felice della mia vita. Per me è arrivato il momento di restituire” (Anteprima TvBlog)

Flavio Insinna a Il Cacciatore di Sogni: “Sono felice della mia vita. Per me è arrivato il momento di restituire” (Anteprima TvBlog)

In anteprima su TvBlog, trovate le dichiarazioni di Flavio Insinna a Il Cacciatore di Sogni, il programma di Stefano Buttafuoco che torna in onda su Rai 3 domenica 12 gennaio.

10 Gennaio 2025 09:57

Domenica 12 gennaio, torna Il Cacciatore di Sogni, il programma dell’inclusione ideato e condotto da Stefano Buttafuoco, giunto alla quinta stagione, che andrà in onda su Rai 3 a partire dalle ore 13.

Ospite della prima puntata sarà Flavio Insinna: il conduttore e attore romano, attualmente impegnato a La7 nella conduzione del game show Famiglie d’Italia, torna, quindi, in Rai dopo diversi mesi.

Al centro del racconto della prima puntata di questa nuova stagione, ci sarà il sogno di alcuni ragazzi e ragazze, che convivono con condizioni particolari, che hanno trovato lavoro in una trattoria inclusiva al centro di Roma, a Trastevere, La Trattoria degli Amici.

Di seguito, trovate in anteprima alcune delle dichiarazioni che Flavio Insinna ha rilasciato a Stefano Buttafuoco.

Il Cacciatore di Sogni, Flavio Insinna: le dichiarazioni

Commentando la storia che verrà raccontata nel corso della puntata, Flavio Insinna si è soffermato sull’importanza del lavoro:

In questa trattoria vincono tutti: i clienti che mangiano bene, i ragazzi che ci lavorano e i datori di lavoro che possono anche usufruire di vantaggi fiscali, assumendo persone con disabilità. Il clima che si respira in questo posto che conosco molto bene è straordinario. Si va a mangiare e si trovano amici per tutta la vita. Il lavoro è dignità, è autostima e vedere il sorriso di questi ragazzi mentre si danno da fare è la cosa piu bella.

Il conduttore, nel corso dell’intervista, dichiarerà che, per lui, dare una mano al prossimo ha sempre fatto parte del suo modo di essere:

Mio padre voleva facessi il medico. C’ho provato a studiare ma non era per me. Ho deciso di fare quello che mi piaceva fare cioè l’attore, non posso quindi curare direttamente le persone ma posso prendermene cura e questo è quello che faccio da sempre: aiutare chi ha bisogno per me è la cosa più naturale del mondo e mi stupisco che non sia cosi per tutti. Solo cosi diamo un senso alla nostra vita.

Parlando della sua vita, infine, Flavio Insinna ha dichiarato di essere grato per ciò che ha ricevuto e che, per lui, è arrivato ora il momento di restituire:

Sto nella fase della vita in cui mi sento di restituire gratuitamente tutto quello che ho avuto. Parlo del bene che ho ricevuto dalla mia famiglia e delle opportunità che ho avuto nella mia professione, penso alla scuola di Proietti che ho avuto l’onore e la fortuna di frequentare. Sono felice della mia vita e di quello che ho fatto, ora è il momento di restituire sotto varie forme: insegnando teatro ai più giovani, impegnandomi nel volontariato e, in particolare, con la Comunità di Sant’Egidio e con la cooperativa “Al di là dei sogni”, un luogo magico, confiscato alla mafia, dove sono impegnate in tante attività tante persone fragili.

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