Flavio Insinna: “Affari tuoi un arrivo, non volevo fare il preserale. Voglio la seconda serata su RaiTre”
In un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni Insinna ci ripensa su tutto
UPDATE: Da beninformati ci è stato smentito il rumor secondo cui Insinna avrebbe fatto fuori Max Novaresi dal ruolo di Dottore. L’autore avrebbe lasciato spontaneamente il quiz per dedicarsi, molto probabilmente, alla nuova edizione di Quelli che il calcio, in cui mancava dall’era Ventura.
Avevamo lasciato Flavio Insinna categorico nel non rifare più Affari tuoi (allora in calo di ascolti), nel 2008, dicendo che non possono contare solo gli ascolti:
“Dopo due anni a furia di aprire le scatole rischi di romperle. Se io fossi Walter Chiari lo potrei fare cinque anni perché avrei mille miliardi di battute all’attivo. Ma le battute finiscono, sono un essere umano, con un talento normale e per poterlo tornare a usare devo tornare in officina a studiare. Se mi dicessero ‘Fai altre 5 serie di Don Matteo al 96% di share’ direi di no e lo stesso vale per Affari tuoi. Mi piace la sfida di fare cose nuove”.
Solo fino a un anno fa, intervistato dal programma di Rai5 Wanted alla vigilia del debutto al preserale di Canale5, ribadiva il concetto:
“In questo momento nella mia vita ancora mi chiedono quando torno a fare i pacchi. Lo puoi continuare a fare… Ma avevo già deciso di andar via, è come tenere il cartellone a Tombola, puoi essere il più simpatico di tutti, ma poi devi cederlo perché la gente si annoia anche se ti dà bei soldi e popolarità. I miei m’hanno sostenuto. Poi ogni tanto passo in Rai, ma per ora mi dicono che per me hanno la lucidatura del cavallo”.
Luglio 2013, altro giro altra corsa. In copertina su Tv Sorrisi e Canzoni, Insinna è contentissimo di tornare a fare Affari tuoi:
“Questo passaggio di testimone, dopo i cinque anni bellissimi di Max Giusti, è una cosa fantastica. E poi è il decimo anno di programma. Nel calcio al decimo scudetto ti danno la stella su maglia e Affari tuoi è davvero come il calcio: una metafora della vita. Però, più che un ritorno, lo sento come un arrivo. Rispetto all’altra volta è cambiato tutto. Sei anni fa i concorrenti che vincevano poco andavano via innervositi, oggi c’è chi, per poche migliaia di euro, si toglie la vita. Abbiamo due Papi, un governo strano e non c’è più mio padre. Spero solo di riuscire a dare un po’ di gioia e di speranza alla gente in questo momento disgraziato. In fondo, è il motivo per cui facciamo il nostro mestiere”.
Poi precisa che all’inizio della sua prima puntata saluterà il pubblico dicendo: “Buonasera, grazie per avermi voluto un’altra volta qui”.
La giornalista Tiziana Lupi fa presente a Insinna l’opinione dei detrattori, secondo i quali sarebbe tornato ai pacchi dopo il flop de Il braccio e la mente:
“Non volevo fare il preserale, è una fascia delicatissima in cui ci può stare solo un genio come Paolo Bonolis. Mia madre mi ha sempre detto: ‘Fa’ sempre di testa di tua’. Quella è stata l’unica volta che non l’ho fatto. E ho sbagliato. Mi è dispiaciuto. Quando un programma chiude prima del previsto tante persone perdono il lavoro. Però cercare di tenere la barra dritta anche nel marasma è stato, comunque, una scuola. Saper perdere con stile non è facile. Detto questo i detrattori parlano sempre e comunque. Un po’ di tempo fa qualcuno ha fotografato la mia auto e l’ha messa su Internet, scrivendo: ‘Insinna ha una macchina vecchia’. E’ vero, ho sempre avuto lo stesso vecchissimo cabriolet, ma che c’entra? Per fortuna, crescendo si impara a mantenere un certo distacco”.
Insomma, per Insinna Conti e Scotti non sono dei geni del preserale. Detto questo, l’ex sbirro della fiction si ribadisce fiero di non essersi mai legato ad un’azienda in maniera fissa:
“Non ho mai avuto esclusive né con Rai, né con Mediaset. Non fa parte del mio carattere, per me vale ancora la stretta di mano. Quanto mi è stato offerto il lusso di condurre La Corrida ho informato la Rai. Mi hanno detto: ‘Non scappare, torna presto’. Ed eccomi qua. Non voglio dire che la Rai sia casa mia, perché quella è un’altra e ci pago l’Imu. Dico solo che non mi sono mai sentito lontano”.
Tra i progetti per il futuro, Insinna continuerà a fare l’attore ma preferisce non svelare nulla (a proposito, quando vedremo la sua fiction con Brizzi?). E, soprattutto, vorrebbe fare un programma in seconda serata su RaiTre:
“Con Marco Presta, che oltre a condurre il ruggito del coniglio era il supervisore degli autori del mio programma su Radio2, abbiamo proposto al direttore di RaiTre, Andrea Vianello, di trasformare ‘Per favore non parlate al conducente’ in uno show della buonanotte. C’è interesse e ci stiamo lavorando”.
Qualcuno dica a Insinna che Giusti ha avuto la stessa idea con Super Club su RaiDue, nato da una costola del suo programma radiofonico e di quello di Barbarossa: peccato che sia stato un flop.