Flash Mob del Pomodoro contro la Rai: “La vostra censura è l’annozero della democrazia”
Su Facebook c’è una pagina ironica, creata dall’Unione degli Studenti di Monza, che si chiama Questo pomodoro avrà più fan di Silvio Berlusconi. In poche settimane ha agguantato la notevole cifra di oltre 500mila iscritti e veleggia indefesso verso lidi anche maggiori. Sabato 27 marzo è andato in scena, nell’indifferenza quasi generale il primo flash
Su Facebook c’è una pagina ironica, creata dall’Unione degli Studenti di Monza, che si chiama Questo pomodoro avrà più fan di Silvio Berlusconi. In poche settimane ha agguantato la notevole cifra di oltre 500mila iscritti e veleggia indefesso verso lidi anche maggiori. Sabato 27 marzo è andato in scena, nell’indifferenza quasi generale il primo flash mob contro la Rai, organizzato proprio da questi ragazzi, presso le sedi di Roma, a Viale Mazzini, e di Milano, a Corso Sempione. La segnaliamo se non altro perché è sempre interessante constatare che il popolo giovane italiano sia anche in grado di andare oltre i reality show monnezza e prendere in mano la situazione, di tanto in tanto.
Alle 17.30 di ieri una cinquantina di giovani hanno danzato all’unisono, secondo la logica ormai consolidata del flash mob, evento corale atto a portare l’attenzione su qualcosa. L’aggregazione è andata bene anche se è stata meno numerosa del previsto. L’obiettivo dell’incontro era lasciare presso le suddette sedi Rai uno striscione recante la scritta: “La vostra censura è l’annozero della democrazia” per poi lasciare in loco, davanti alle entrate, un nutrito numero di pomodori. Tutto questo per protestare contro la gestione del Tg1 da parte del direttore Minzolini e l’oscuramento dei talk show in periodo elettorale.
Una protesta giovane, pacifica e originale che è piaciuta anche alla Digos, intervenuto sul posto per ragioni di sicurezza, senza dover mai intervenire.