La lettera del Cdr del Tg1 a Fiorello, Renzo Arbore, Indietro tutta e il Tg2 della notte
La lettera del comitato di redazione del Tg1, l’esempio dell’Indietro tutta di Renzo Arbore, il Tg2 delle notte e alcune precisazioni
E’ arrivata con la lettera indirizzata a Fiorello scritta oggi dal Cdr del Tg1 e firmata in prima persona da uno dei suoi componenti, ovvero Leonardo Metalli, la proposta per chiudere la querelle, avviata proprio dall’organismo sindacale del primo telegiornale d’Italia, rispetto alla decisione della Rai, che tutti sapevano in azienda visto che era già nota da mesi e che qui vi avevamo anticipato, dell’arrivo dell’artista siciliano nel mattino di Rai1. Nella lettera si cita un grande della televisione italiana, Renzo Arbore e quel che successe fra il 1987 ed il 1988, nel periodo in cui andò in onda Indietro tutta.
La trasmissione che tutti ci ricordiamo diretta da Renzo Arbore e condotta da un debuttante Nino Frassica. Un programma cult che lanciò anche tantissimi altri personaggi, ricordiamo fra gli altri Francesco Paolantoni e Maria Grazia Cucinotta. Dal Cacao Meravigliao alle Ragazze Coccodè, con come sigla la mitica “La vita è tutta un quiz” che prendeva in giro la moda televisiva del tempo, che era appunto fondata sui quiz in tv. Ebbene Metalli nella sua missiva, fa la sua proposta a Fiorello, ovvero di fare come all’epoca la Rai fece con Indietro tutta e cioè con un accordo con il Tg2, diretto a quei tempi da Alberto La Volpe.
Però, se quella è la proposta del Comitato di redazione del Tg1, cioè di sposare il modus operandi dell’epoca di Indietro tutta con il Tg2, allora vuol dire che il progetto attuale della Rai pensato per Viva via Asiago 10 con Fiorello è quello giusto. Questo perchè Indietro tutta non andava in onda “dopo il Tg” ma andava in onda alle ore 22:30 prima del Tg2 della notte. Infatti l’ultima edizione del Tg2, quella della notte, della durata di mezz’ora, che all’epoca si chiamava “Ventitré e trenta” andava in onda dopo Indietro tutta. Il programma di Arbore era preceduto da un veloce Tg2 flash per titoli alle ore 22:20.
E guarda caso, questo schema è proprio quello pensato dalla Rai per Viva via Asiago 10, ovvero alle 7 un Tg1 di almeno un quarto d’ora (sulla falsariga del Tg2 flash delle 22:20), quindi il programma di Fiorello (come Indietro tutta), quindi per finire alle ore 8:00 il Tg1 di mezz’ora (come il Tg2 Ventitré e trenta dell’epoca), con l’aggiunta dello spazio di mezz’ora di TgUnomattina. Ecco quindi che lo schema pensato dalla Rai attuale rispetto al nuovo programma di Fiorello, rispecchia alla precisione quello che accadde 34 anni fa con l’Indietro tutta di Renzo Arbore, che il Cdr nella lettera in oggetto indica come esempio da seguire.
Nella lettera poi si cita la canzone “Vengo dopo il Tg” per avvalorare in qualche modo il fatto che il varietà andava in onda dopo il Tg2 della notte, fatto però che come abbiamo dimostrato non sussiste: il Tg2 della notte andava in onda dopo Indietro tutta (come vedete di seguito dall’estratto del Radiocorriere dell’epoca). Il senso di quella canzone, che era la sigla finale di Indietro tutta, aveva una chiave ironica, come tutte le canzoni arboriane, di un ipotetico telespettatore che rivolto alla moglie le dice “Vengo e rimango lì, tosto dopo il Tg” (riferendosi a letto). Questo per invitare il pubblico, dopo la fine di Indietro tutta, a restare sintonizzato su Rai2 per vedere il Tg2 della notte e solo dopo il suo termine, andare a dormire (o a fare altro, come si lasciava intendere nel testo).
7:00 Tg1
7:15 Viva via Asiago 10
8:00 Tg1
Forse inconsapevolmente quindi, il Cdr del Tg1 con la proposta arboriana odierna, avalla la progettualità della Rai attuale rispetto al nuovo programma di Fiorello nel mattino Rai che, ribadiamo come abbiamo scritto ieri, va avanti, avanti tutta.