Fiorello: “Non condurrò mai il Festival di Sanremo, persino Fazio si è rotto le palle della pressione”
Fiorello dice no alla conduzione del Festival di Sanremo in un’intervista di Maria Volpe sul Corriere della sera
Fiorello dice no al Festival di Sanremo per sempre, nel senso che non lo condurrebbe mai e poi mai. Il re dell’Edicola aveva già twittato a Fabio Fazio la sua gratitudine, per averlo candidato alla prossima edizione col fratello Beppe, aggiungendo però che sarebbe un gioco al massacro. Si sa, lui è uno che mal digerisce le critiche. Oggi il mattatore ha chiarito i motivi per cui Sanremo gli mette tanta ansia, in un’intervista al Corriere della Sera:
“Potrei fare l’ospite: mezz’ora a far ridere. Ma condurre proprio no, mai. Ma scusi, a maggio compio 54 anni, perché devo passare cinque giorni di inferno? Se fosse divertente ok, ma non è divertente. Assolutamente non posso sostenere quella pressione. Fazio che è una persona a modo, la terza sera ha detto ‘Mi avete rotto le palle’, figuriamoci. Fazio al confronto è il Dalai Lama, io con il mio carattere fumantino non ce la potrei proprio fare. Fazio ha fatto un ottimo festival. Andrebbe benissimo se lo rifacesse anche l’anno prossimo”.
Poi si rivolge al Direttore di Rai1 Giancarlo Leone:
“Colgo l’occasione per ringraziare il direttore che più volte mi ha citato, e i miei estimatori che su twitter manifestano il desiderio di vedermi condurre Sanremo. E’ un attestato di stima che fa comunque piacere. Ma io rimango nel mio orticello, nel mio bar, nei teatri. Di fatto all’Edicola abbiamo realizzato tutte le mattina il DopoFestival di Sanremo”.
A proposito del premio che l’Edicola Fiore riceverà domenica 9 marzo – evidentemente per averlo come ospite – dichiara di essere “felicissimo. E’ la prima volta che la tv premia il web. Un premio a me, ma soprattutto alla gente comune. Tutto nasce dalla mia famosa pigrizia: avere uno smartphone per me significa non spostarmi, che la mattina non devo andare negli studi di via Asiago a Roma, per la radio: vado nel solito bar sotto casa, registro con il cellulare insieme a Baldini, mando l’email a Radio2 e Fuori programma è fatto. Lo stesso è accaduto per una campagna pubblicitaria, presto in onda in tv: ho girato gli spot con il mio cellulare. Non voglio fare il giovane, con tre g, a tutti i costi. Anzi. Il cellulare mi semplifica la vita, perché sono anziano”.
Fiorello fa un appello per la valorizzazione di un senatore del piccolo schermo ma si dà, a sua volta, una scadenza:
“Pippo l’ho sentito di recente. Ha ancora voglia di fare. Dovrebbe ricevere qualche bella telefonata… e chi ha orecchie per intendere, intenda. Non ci si può dimenticare di chi ha fatto grande la tv italiana. La gente dimentica in fretta. Se riesco, vorrei chiudere io con questo mestiere, prima che lo decida il pubblico. Avevo detto a 50 anni smetto: ora ne ho 54 e sto cominciando un tour nei teatri. Alla fine del tour forse nascerà uno spettacolo per i palazzetti e poi forse uno show per la televisione. Giuro a 60 anni smetto”.