Home Finale Coppa Italia, spalti animati dal pubblico virtuale (e il web ride) (FOTO)

Finale Coppa Italia, spalti animati dal pubblico virtuale (e il web ride) (FOTO)

Piovono ironia e sarcasmo sui social, dal commento dell’ex cronista Riccardo Cucchi a quello di Francesca Michielin,

pubblicato 17 Giugno 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 00:37

È proprio vero che una partita di calcio, qualunque essa sia, senza pubblico negli spalti non può essere la stessa. Nessun tifo, nessun coro d’incitazione, nessuna coreografia colorata. Niente di tutto ciò, al tempo del covid i 90 minuti di gioco diventano inevitabilmente meno avvicenti sul campo, soprattutto se si tratta del travagliato atto finale di Coppa Italia 2020 tra Napoli e Juventus allo Stadio Olimpico di Roma.

Non abbiamo dubbi saranno in tanti a seguire il match da casa e non ha dubbi nemmeno la Lega Serie A che per dare un tocco di colore ad uno stadio poco movimentato – se non dai giocatori in campo – ci ha pensato su, decidendo di sostituire il vuoto dei posti a sedere con un pubblico tutto virtuale e colorato: il settore tribuna tevere è riservato agli ‘spettatori’ con una bandierina rossa (guardacaso il colore del main sponsor con logo in bella vista al centro), mentre le due zone dei distinti (sud-est e nord-est) sono rispettivamente assegnate ai tifosi della squadra azzurra e bianco-nera.

Diciamocela tutta, non proprio il massimo della bellezza alla visione ma si fa quel che si può. Sul web manco a dirlo sono scattate le ironie e i commenti dal primo minuto di gioco, fra i tanti curiosamente spunta il tweet di Riccardo Cucchi, storico cronista di Tutto il calcio minuto per minuto: “No, il pubblico finto sugli spalti con finte bandierina (rosse? Perché?) proprio no. Grazie.” ma le battute sono innumerevoli:

Ci si mette anche la cantante Francesca Michielin:

Dunque chi ricorre alla memoria, chi al netto sarcasmo, chi spara alto con gli sfottò alla squadra avversaria ma per carità, questo ve lo risparmiamo. Insomma sembra proprio che i social tutto speravano fuorché un panorama da game alla consolle di metà anni ’90. Cara Lega di Serie A, certo apprezziamo l’onorevole sforzo, ma sarà per una prossima volta. O forse no.

Rai 1