Figuraccia per Vittorio Sgarbi, pizzicato dall’autore della canzone di Iva Zanicchi
Brutta figura per il politico e noto urlatore Vittorio Sgarbi. Il “critico d’arte“, onnipresente in tv con le sue opinioni tranchant e il suo macchiettismo, aveva avuto da ridire contro la canzone presentata da Iva Zanicchi e precocemente eliminata al recente Festival di Sanremo. Secondo il sindaco di Salemi, perchè Sgarbi è anche sindaco, il
Brutta figura per il politico e noto urlatore Vittorio Sgarbi. Il “critico d’arte“, onnipresente in tv con le sue opinioni tranchant e il suo macchiettismo, aveva avuto da ridire contro la canzone presentata da Iva Zanicchi e precocemente eliminata al recente Festival di Sanremo. Secondo il sindaco di Salemi, perchè Sgarbi è anche sindaco, il pezzo “Ti voglio senza amore” era orribile nonchè scritto da “un ignorante ed analfabeta“.
Particolare contestato da Sgarbi in una puntata de “La Vita in Diretta” era l’uso della parola “perdenza“, a suo dire non inclusa in alcun dizionario della lingua italiana. Fabrizio Berlincioni, paroliere autore della canzone, non ha naturalmente gradito l’uscita del critico e con una semplice ricerca, che avrebbe potuto fare chiunque (Sgarbi incluso), ha dimostrato che la parola è presente in tutti i dizionari, compresa l’autorevole Enciclopedia Treccani.
Il sostantivo femminile “perdenza” deriva da “perdere” e significa “perdita di un bene materiale o spirituale, di una persona“, in senso figurato si tratta di un “danno morale, perdizione, dannazione“. Berlincioni, forte della sua prova documentale, rispedisce al mittente le accuse: “Ignorante e analfabeta sarà Sgarbi e non io che l”ho scritta“. Caso chiuso, in attesa della prossima uscita avventurosa del buon (?) Vittorio.