Figli del destino, docufiction Rai1: conferenza stampa
La presentazione della docufiction che ricostruisce le storie di quattro bambini italiani ebrei vittime dell’orrore e della vergogna delle leggi razziali
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11.55
Sta per iniziare la conferenza.
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12.14
Il Direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta: “Figli del destino, come da nostra linea editoriale, guarda al nostro passo mettendolo però in relazione al nostro presente. La memoria è il fondamento identitario del nostro Paese”.
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12.16
Andreatta: “Liliana Segre dice che il circuito passato-presente è vitale, perché il tempo lenisce. Oltre a raccontare la storia della persecuzione questo racconto è originale perché mette in scena anche le vessazioni minori, come le chiama Lia Levi”.
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12.18
Il regista Marco Spagnoli: “È una storia corale, ringrazio per la fiducia la Rai. Le quattro storie che raccontiamo sono diverse tra loro, anche nei tempi”.
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12.22
Spagnoli: spiega che il punto di vista è quello dei bambini, non a caso “le macchine da presa sono state abbassate un po’”. Poi aggiunge che importante è stato raccontare il dopo delle persecuzioni”.
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12.23
Il regista: “È la storia di quattro bambini tutti italiani, alcuni di loro neanche sapevano di essere ebrei”.
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12.25
Video messaggio della senatrice Liliana Segre: “Vedendo la docufiction ho pensato che mi sarei turbata e commossa molto di più di quanto mi aspettassi perché ho capito che il lato più importante è la gioia dei tre ragazzi salvati”.
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12.27
Tullio Foa’: “Grazie ai partigiani, Napoli e la Campania si sono liberate presto e da sole. I campani sono i primi al mondo a liberarsi a nazisti e fascisti senza l’aiuto di nessun esercito”.
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12.30
Tullio Foa’ racconta che il preside (interpretato da Rispo) della scuola elementare fu il primo ad aiutarlo. Poi cita il commissario (interpretato da Gallo) e poi Marcello Magrì, “amico di famiglia che si intestò utenze e affitto di casa”.
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12.32
Foa’: “Il momento più bello per me è stato quando sono arrivati a Napoli gli alleati (Napoli era già libera). Da quel momento iniziai a frequentare la scuola pubblica: entrai dal cancello principale; ero emozionato e frastornato. Lì capii che avevo riacquistato libertà e dignità”.
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12.33
Lia Levi racconta la sua storia, a partire da quando fu cacciata dalla scuola a Torino.
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12.35
Lia Levi distingue tra la persecuzione per le leggi razziali del fascismo (“Non avevi una vita, ma sopravvivevi perché non avevi la prospettiva di essere ucciso) e quella per il regima nazi-fascista (“Tutto è cambiato quando entrarono i tedeschi a Roma. Mi ha salvato la mia famiglia”).
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12.37
Lia Levi: “Guardando la docufiction mi identifico nei genitori. I miei genitori all’inizio mentirono non dicendomi la verità pensando di farmi del bene, facendomi, invece, del male”.
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12.40
Foa’: “Una delle domande che mi fanno nelle scuole è ‘Ti vuoi vendicare?’. Io rispondo: “La vendetta non mi appartiene, ma la mia vendetta è raccontare che le leggi razziali non erano leggi all’acqua di rose, ma precise e decise. Lo scopo era dividere le famiglie”.
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12.42
Il produttore Rossini: “La docufiction è come un film, se non più complicato. Abbiamo fatto ricerche di repertorio molto lunghe, è servito anche molto tempo. La fiction è in costume, quindi è stato impegnativo anche dal punto di vista delle location ricostruite”.
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12.42
La voce narrante è di Neri Marcorè.
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12.43
Massimo Poggio interpreta il papà di Liliana Segre, Alberto: “A volte si ha la tentazione di chiedersi ‘ma è possibile che sia accaduto tutto questo?. È fondamentale che le persone che abbiamo vissuto direttamente questa vicenda lo raccontino”.
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12.45
Poggio: “La paura è di non dare una ricostruzione fedele e di mancare di rispetto. Mi sono avvicinato al lavoro in modo molto cauto; non ho avuto modo di interagire con Liliana Segre”.
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12.46
Poggio: “Sono diventato papà l’anno scorso, questa cosa meravigliosa ho cercato di usarla, in senso buono, per questo lavoro”.
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12.46
MassimilianO Gallo: “La Rai è servizio pubblico, questo tipo di lavori dovrebbe fare, non soltanto intrattenimento”.
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12.47
Gallo: “Stiamo attenti, la storia dovrebbe insegnarci a non rifare gli errori fatti. L’intolleranza è pericolosa”. Poi fa riferimento a chi risolve tutto “con una battutina su Twitter”.
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12.51
Rispo ironizza: “Grazie per avermi promosso da portiere (a Un posto al sole) a preside!”.
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12.52
Rispo: “Vorrei che questa docufiction venga proposta anche nelle scuole”.
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12.53
Rispo: “Quello che mi terrorizza oggi è chi bacia la mano a un nostro politico (il riferimento è a Salvini, Ndr) o chi urla togliete la scorta a Saviano”.
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12.55
Rispo: “I campi di concentramento oggi sono in Libia e Senegal. Sono lontani, ma non dobbiamo raccontarli tra 50 anni. Combattiamo anche per loro”.
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12.55
Il regista Spagnoli: “Quando ho raccontato a Liliana Segre la nostra idea lei mi ha risposto: “Per me prenda la bambina più brutta che trova”. Le ho risposto: “Ma perché? Non si può fare”. Poi svela che l’ultimo giorno sul set la troupe ha incontrato Tullio Foa’ commuovendosi”.
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12.58
Le riprese sono durate due settimane. I quattro giovanissimi attori raccontano la loro esperienza. Chiara Bono: “Abbiamo avuto a che fare con una storia assurda”.
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13.00
Lorenzo Ciamei (Guido Cava) di 10 anni: “Nonostante l’argomento tosto, girare questo film mi ha fatto approfondire molto la storia. Sono un grande appassionato di storia, l’avevo un po’ studiata a casa”.
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13.01
Il regista spiega che il lavoro fatto con i quattro giovanissimi attori è stato “non caricarli di aspettative”: “Questa docufiction vuole essere un racconto popolare”.
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13.05
Finisce la conferenza.
Avrà inizio intorno alle ore 12 a Roma la conferenza stampa di presentazione di Figli del destino, docufiction che ricostruisce le storie di quattro bambini italiani ebrei (Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava) vittime dell’orrore e della vergogna delle leggi razziali. Messa in onda prevista per mercoledì 23 gennaio alle ore 21.25 nella settimana del Giorno della Memoria (27 gennaio).
TvBlog seguirà l’incontro con i giornalisti in tempo reale. Il cast è formato da Massimo Poggio, Patrizio Rispo, Chiara Bono, Giulia Roberto, Catello Alfonso Di Vuolo, Lorenzo Ciamei e Massimiliano Gallo con la partecipazione di Valentina Lodovini. Regia di Francesco Miccichè e Marco Spagnoli. Si tratta di una produzione Red Film in collaborazione con Rai Fiction. Previsti gli interventi anche di Eleonora Andreatta, Direttore Rai Fiction, Mario Rossini, Produttore Red Film. Presenti Tullio Foà e Lia Levi.