Festivalbar, commenti a caldo
Sta terminando mentre scrivo la prima puntata del Festivalbar 2007. O meglio, la prima parte della puntatona da Milano, visto che venerdì scorso, come sembre accade per questa manifestazione, sono state registrate entrambe le puntate della capitale meneghina. La grande incognita di quest’edizione, dopo il fallimentare esperimento a tre dell’anno scorso, era la conduzione. Dopo
Sta terminando mentre scrivo la prima puntata del Festivalbar 2007. O meglio, la prima parte della puntatona da Milano, visto che venerdì scorso, come sembre accade per questa manifestazione, sono state registrate entrambe le puntate della capitale meneghina.
La grande incognita di quest’edizione, dopo il fallimentare esperimento a tre dell’anno scorso, era la conduzione. Dopo un valzer di nomi durato parecchi mesi, Salvetti Jr. e compagni hanno fatto ricadere la propria scelta ancora una volta su una azzardata terna di conduttori, quella formata da Enrico Silvestrin, Elisabetta Canalis e la Iena Giulio Golia. Se il primo nome circolava già da qualche settimana prima della scelta, gli altri due sono stati una sorpresa per tutti.
Le mie impressioni: ottimo Silvestrin, assolutamente a proprio agio sul grande palco dell’evento canoro, sciolto sia nella presentazione dei gruppi che nel faccia a faccia post-esibizione. Una scelta azzeccatissima.
Simpatico Golia nell’interazione col pubblico, a tratti “esagerato”, ma tutto sommato gradevole dopo l’impressione di imbarazzo iniziale.
Spontanea la Canalis, le cui non-doti di conduzione non sono certo una novità. Tante papere, ma compensate da una scollatura e una minigonna ipnotiche, e da un sorriso tutt’altro che “costruito”, piacevole non solo per gli ometti davanti alla tv.
Insomma, quando si parla di Festivalbar si può sempre migliorare, ma trovo che rispetto all’anno scorso sia stato fatto un grosso passo avanti, almeno per quanto riguarda la scelta del conduttore principale, Enrico Silvestrin, che supera a pieni voti la prova. Il resto è più che altro un “contorno”.
Una nota a margine: gli occhi del bellissimo Jared Leto, attore e cantante dei 30 seconds to Mars, valevano tutta la trasmissione. Ho contenuto a stento la teenager che è in me.