Home Festival di Sanremo: tra tv, radio e Internet, il boom è globale. E’ il trionfo della donna-fine sulla donna-mezzo

Festival di Sanremo: tra tv, radio e Internet, il boom è globale. E’ il trionfo della donna-fine sulla donna-mezzo

Il Festival di Sanremo di Antonella Clerici ha surclassato, in termini di ascolti, anche quello di Paolo Bonolis dello scorso anno, che già era stato da record. Detto francamente – e a titolo personale – tale overdose d’ascolti non me l’aspettavo. La competenza dell’attuale conduttrice in fatto di accadimenti mediatici corali così importanti mi risultava

pubblicato 19 Febbraio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 18:21


Il Festival di Sanremo di Antonella Clerici ha surclassato, in termini di ascolti, anche quello di Paolo Bonolis dello scorso anno, che già era stato da record. Detto francamente – e a titolo personale – tale overdose d’ascolti non me l’aspettavo. La competenza dell’attuale conduttrice in fatto di accadimenti mediatici corali così importanti mi risultava traballante: a testimonianza di ciò, insistentemente arrivavano i reiterati tentativi di affiancare all’ex della Prova del Cuoco nomi altisonanti e spalle carismatiche. L’impressione è che la fiducia mancasse a partire dalle alte sfere. Poi l’esordio, il boom e la conferma. Di ciò, sempre a parere del sottoscritto, Antonella Clerici detiene meriti poco consapevoli. La sua conduzione ha fatto fare un passo indietro al Festival di circa 20 anni, tecnicamente parlando, ma un balzo nel futuro, un futuro quasi distopico, per quanto riguarda l’utilizzo della donna all’interno del prodotto televisivo.

Forse è stato questo che ha garantito e sta garantendo al Festival un grandissimo riscontro di pubblico, soprattutto femminile. Stiamo assistendo ad un prodigioso carrozzone mediatico in cui la donna non è sfruttata secondo i dettami tipici: stai zitta, spogliati, facci felici e poi sparisci. Finalmente la Donna, impersonata da Antonella Clerici per forza di cose – ma anche dagli ospiti scelti: principesse, madri di famiglia, anziane signore, attrici famose più che altro per la loro mascolinità – viene fuori per quello che è, cioè una Donna, appunto, una madre, una persona, e non una fetta di carne adibita all’uso e consumo di meccanismi maschilisti. Un fine e non un mezzo. Perfino la presenza di Belen Rodriguez ha stupito, visto che, per una volta, la signora Corona ha fatto qualcosa, cioè cantare, e anche benino, oltre che mostrare il suo corpo da dea.

Tale successo, dunque, sembra arrivare da un luogo intimo dello spettatore o della spettatrice: tale successo è soprattutto una rivincita, uno schiaffo in faccia destinato a tutti quei politici vermiformi che in quest’ultimo anno hanno trattato le donne come puttane di potere, giullari di corte e schiave inanimate e ninfomani; è un successo che viene dalle viscere di tutti coloro i quali ritengono che no, non è normale che degli arroganti uomini di potere ultrasettantenni si ritrovino in conclavi erotici con minorenni aggraziate e escort costose mentre fuori il Paese va a rotoli. Ecco cos’è questo successo di Sanremo: certamente non un successo dovuto alla qualità dei contenuti, prossimi all’abisso, con canzoni talmente brutte da rasentare la parodia in tutti i luoghi e in tutti i laghi e un’ipocrisia così imperante che impone il rogo a un Morgan e la ribalta ad Antonio Cassano. La questione se, in televisione, sia meglio un drogato ricco di contenuti o un semianalfabeta ricco e basta dovrebbe far discutere le genti più della filastrocca dell’insostenibile Arisa.

Successo, dunque. Così il bailamme mediatico si è riversato anche fuori dalla televisione: sono state 7 milioni le pagine viste e 722mila gli utenti unici che hanno navigato i portali Rai.it e Rai.tv nelle ultime due serate di Festival. Addirittura triplicata – dice un comunicato di Rainet – l’audience rispetto alla scorsa edizione. Basti pensare che il traffico registrato in occasione della seconda serata, quella della “conferma”, da sola è stata di poco inferiore a quello registrato complessivamente dall’intera stagione 2009. Gigantesco il successo ottenuto anche dal sito www.sanremo.rai.it che, in collaborazione con Dada.it, permette il download e lo streaming di tutti i pezzi eseguiti dai cantanti in gara. Per quanto riguarda gli esiti sanremesi in radio, anche da questo punto di vista i contatti sono raddoppiati rispetto all’edizione 2009.

Antonella ClericiRai 1