Festival di Sanremo: dopo la seconda serata bookmakers sempre più convinti: tra Dolcenera (che fa la scaramantica) e Marco Carta c’è il vincitore
Marco Carta e Dolcenera sempre più favoriti per la vittoria finale del 59esimo Festival di Sanremo. Dopo la seconda serata i bookmakers si sono sbilanciati di più, piazzando al centro del mirino delle loro previsioni i due artisti in gara di cui sopra. Secondo quanto rende noto Snai, c’è stato un vero e proprio boom
Marco Carta e Dolcenera sempre più favoriti per la vittoria finale del 59esimo Festival di Sanremo. Dopo la seconda serata i bookmakers si sono sbilanciati di più, piazzando al centro del mirino delle loro previsioni i due artisti in gara di cui sopra. Secondo quanto rende noto Snai, c’è stato un vero e proprio boom di giocate su Dolcenera che passa dal 7,7% di ieri al 26% odierno; sempre secondo Snai, in calo, ma comunque fra i più giocati, Marco Carta, sceso dal 26% iniziale all’attuale 19%.
Francesco Renga, nonostante la fiducia dei quotisti, non è ben visto dai giocatori: il friulano è crollato nelle giocate dal 24 al 9%, ma la proposta su di lui è stata abbassata 7,00 a 5,00, il che significa una buona fiducia per la vittoria finale. Crescono Alexia e Mario Lavezzi: il gioco su “Biancaneve” registra un costante trend positivo, tanto che oggi la quota è 7,00, mentre sino a ieri era 12. A 7,00 anche Povia: “Luca era gay” ha superato indenne la seconda serie di votazioni e la quota si è ridotta rispetto alla precedente (15). Sempre secondo le note diffuse da Snai, sul podio anche Patty Pravo e Marco Masini.
Una curiosità: nonostante la bocciatura della giuria demoscopica, Al Bano è tra i più scommessi in assoluto ed fra i più più probabili ripescati. Pochissime speranze di ripescaggio, invece, da parte del televoto per Tricarico e Sal Da Vinci (quota 40), ancora meno per Iva Zanicchi (quota 60).
Scaramanzia da parte di Dolcenera, intervista da Sorrisi e Canzoni Tv proprio in merito allo scomodo ruolo di favorita affibiatole dagli esperti:
“Mi fa piacere sapere di essere in testa secondo loro ma non ci credo tanto. Queste cose mi lasciano molto perplessa, credo che abbiano poco significato. Anche nel 2006 ero data per vincente, e invece… E poi puntare tutto su questo, sull’ipotesi di una vittoria, sarebbe poco rispettoso nei confronti di me stessa, del lavoro che ho fatto negli ultimi due anni e mezzo per arrivare a preparare questo nuovo album. Meglio lavorare in silenzio investendo sulle cose buone che si sono fatte passo dopo passo”.