Sanremo 2012 – Conferenza stampa sabato. Bertè e Gigi graziati per il playback contro il regolamento. Mazzi smentisce Striscia e dice “per la Lei Celentano è un delinquente. Io sono quattro anni che non sbaglio un colpo”. Mazza dalla parte del Dg
Continuano le polemiche: cantanti che violano le regole e continuano a restare in gara.
“Io credo sia un fallo da ammonizione e non da espulsione. Non è che hanno fatto un danno agli altri artisti. Probabilmente cantare dal vivo la gente lo sente a casa. Nel caso hanno danneggiato loro stessi. Alla gente arriva del freddo a casa”. Con queste dichiarazioni di Morandi si apre la conferenza stampa prima della finale, l’ultima di questo Festival di Sanremo 2012. Ancora una volta si passa sopra una violazione del regolamento. Per Mazzi “bisogna avere sensibilità e intelligenza nell’applicazione di queste regole. Abbiamo tenuto conto di una cantante emotiva. Loro hanno costruito un pezzo in un modo che… Loredana Bertè non ci deve dimostrare di saper cantare”.
Morandi, infine, dichiara:
“Se gli altri artisti ci chiederanno l’esclusione di Loredana e Bertè ne parleremo”
Questa sera verrà annunciato “chi, degli artisti in gara, andrà all’Eurosong” (Mazzi corregge chi lo chiama EuroFestival, sbagliando a sua volta). E Celentano si esibirà per mezz’ora.
Molendini incalza sulla violazione del regolamento:
“Se un regolamento dice una cosa ha senso rispettarlo, oppure cambiarlo a monte. Se no un artista la quarta sera è stanco e non canta”.
Mazzi risponde allo scoop di Striscia la notizia di ieri:
“Non si può trasformare una decisione di buonsenso. La questione delle giurie comunque non compete a me. Io mi disinteresso, neanche mi conoscevano i notai. Quando però noi abbiamo visto la sera di martedì che non ha funzionato il sistema nella notta c’è stata una riunione con il Dr. Antonio Noto. Non abbiamo ricevuto una situazione di sicurezza sulla efficienza del sistema anche nella giornata successiva. Io ho posto un problema legato allo spettacolo. Poi c’era stato anche l’incidente che ha portato al danno economico degli spot. Non avendo noi la possibilità di svolgere la parte finale di quindici minuti abbiamo lasciato i break dopo, abbiamo finito prima. E poi c’era un aspetto ancora più delicato, ed era il rispetto di Gianni Morandi. Un artista che va sul palco e gli arriva questa cosa qua… non avremmo tollerato una seconda giornata. Abbiamo pensato a come potevamo risolvere la cosa. C’è stata quindi una votazione cartacea. Io ho utilizzato l’incontro con i giurati, abbiamo fatto in modo che la sera conoscessero già la canzone”.
Quanto al fatto che qualcuno della demoscopica si sia divertito a dimostrare l’inefficienza del sistema, non votando alcuni cantanti mercoledì sera e dunque non confermando il primo voto, senza che la votazione elettronica sia stata comunque annullata, Mazzi smentisce quanto denunciato da Striscia.
“La votazione è stata assolutamente identica. Il voto poteva essere anche cambiato, per noi valeva quello elettronico e il primo era a protezione”.
In merito al caso Casillo, Morandi fa notare che è stato comunque anche il più votato in rete oltre che al televoto. Poi Morandi cita anche le radio, ma lo smentiscono: le “radio no, hanno votato Erica Mou”. E Mazzi si inca@@a:
“Io accetto tutto, ma non le velate accuse. Io sono contento perché è come se ci fossero stati due vincitori. Li abbiamo messi in condizione di avere tutti chance di carriera. A me piaceva Guazzone”.
Infine, Mazzi risponde sulla lettera della Lei:
“La sensazione è che sia fatta da tante mani. Forse il direttore generale dev’essere stato un po’ forzato. Emerge che io, visto che la responsabilità è stata attribuita tutta me, abbia portato anziché un grandissimo artista un delinquente senza qualità. Ci sono parti su aspetti contrattuali che potevano restare private”.
Anche per Morandi ci voleva più gratitudine per aver portato Celentano a Sanremo. Nel caso in cui stasera non prevalgano buonsenso e correttezza la violazione del codice etico può comportare una penalità o una rescissione motivata, risponde il direttore Mazza:
“Per me la si sarebbe potuta aprire già dopo la prima esibizione. E’ un credito aperto. Io mi riconosco parola per parola in quella lettera”.
Per Mazza non sono stati eguagliati ascolti e qualità. Per Mazzi “vuol dire che Celentano non è qualità”. Per Mazza “non è questo che è scritto”. Mazzi in delirio di onnipotenza:
“Sono quattro anni che non sbaglio un colpo. Lo dovete dire. C’è qualcosa di poco sano”.
Novità del meccanismo della golden share, nella finale. Stasera prima verrà mostrata la classifica, poi interverrà la golden share della sala stampa che potrebbe aiutare “i quarti e i quinti e i sesti” a scalzare posizioni in classifica. Insomma, incide più dell’anno scorso, visto che anche un sesto classificato può accedere al podio.