La festa della Liberazione in tv, tra Fiorello a Viva Rai2! e Barbero su La7
Il senso della Festa della Liberazione dal nazi-fascismo passa in tv soprattutto attraverso le dirette e nelle pieghe delle programmazioni speciali
La festa della Liberazione in tv è fatta di speciali, di appuntamenti, di palinsesti semifestivi, di omaggi dovuti e talvolta evitati. Questo 25 aprile 2024 arriva sull’onda delle polemiche per il monologo mancato (e poi moltiplicato) di Scurati a Che sarà? e le cose più interessanti si intravedono non tanto nella programmazione speciale allestita un po’ da tutte le (principali) reti generaliste, quanto negli eventi ‘trasversali’ e nei programmi a striscia.
Fiorello celebra la Liberazione a Viva Rai2!
Niente pausa per Fiorello, in diretta su Rai 2 come sempre alle 7.15 del mattino anche di 25 aprile (anche se con il sottotitolo “Viva il Ponte” per scorporare il dato festivo dalla media del programma). Con il suo ‘mattin show’ ormai agli sgoccioli, Fiore e la sua squadra si ritrovano al Foro Italico anche nel dì di festa. E la Liberazione, con i suoi valori e i suoi significati, tengono banco nell’arco dell’intera puntata: si apre con una sorta di ‘mini-monologo’ con il quale Fiorello ricorda che la Liberazione è
“la festa di chi ci ha liberato, di chi ha conquistato la libertà […] E’ la festa di chi difende la libertà, di chi la rispetta, di chi è libero e di chi sa che la libertà è anche un dovere, il dovere di onorare questo privilegio”.
E viste le polemiche in Rai di questi ultimi giorni, una ‘frecciatina’ all’azienda non poteva mancare (tanto più che ormai il programma è finito e Fiorello è pronto ad andare in pace sul suo divano…):
“Un’indagine ha rivelato che il 72% degli italiani si sente antifascista. Il restante 28% sapete cosa fa? Manda il curriculum alla Rai! […] Il caso Scurati con Bortone e Corsini che non saranno ascoltati, il caso Zanchini, Amadeus che va via… insomma, noi non vi stiamo più dietro, ogni giorno ce n’è una. Occhio a Carlo Conti, ‘I migliori anni’ potrebbe evocare il ventennio…”.
La Festa dell’Azione Cattolica e l’omaggio di Mattarella a Civitella Val di Chiana
Ad aver ‘movimentato’ il daytime di Rai 1 ci hanno pensato gli eventi in programma in questo giovedì 25 aprile, seguiti in diretta da un lungo speciale del Tg1. Si è partiti col consueto omaggio del Presidente della Repubblica all’Altare della Patria, con la deposizione di una corona di alloro in memoria del Milite Ignoto, ma si è poi proseguito con la diretta dal sagrato di Piazza San Pietro, teatro della festa dell’Azione Cattolica. Se qualcuno ha pensato che potesse trattarsi di un ‘diversivo’ per ‘distrarre’ dalle celebrazioni della Liberazione ha dovuto velocemente ricredersi: è stato tutto un omaggio alla memoria della Resistenza, alle storie di chi ha combattuto contro i Nazi-Fascisti, tutto un richiamo alla pace, contro la sopraffazione e l’arroganza del potere dittatoriale. Un continuo richiamo ai valori dell’antifascismo, con i vari ospiti che hanno augurato a tutti i presenti, e ai telespettatori, una “Buona Liberazione”. Neri Marcorè canta Il disertore di Ivano Fossati e La guerra di Piero di Fabrizio De Andrè non prima di aver coinvolto i presenti in un “Viva l’Italia antifascista”.
Dopo il discorso di Papa Francesco, ci è collegati con Civitella Val di Chiana, luogo di uno dei più efferati eccidi compiuti dai nazi-fascisti di cui cade quest’anno l’80esimo anniversario. Qui è arrivato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha scelto il piccolo borgo toscano come simbolo per questa Festa della Liberazione. Le testimonianze dirette di chi aveva pochi anni e ha ricordato i lutti, la miseria, il dolore di un addio improvviso e ingiusto ai propri cari, quelle indirette, lasciate da chi ormai non c’è più, sugli orrori della guerra, dell’occupazione nazista, delle rappresaglie fasciste sono state il leit-motive della diretta, chiusa dal discorso appassionato del Presidente Mattarella. “Senza memoria non c’è futuro”: il senso è tutto qui.
Barbero spiega a La7 cosa si celebra il 25 aprile
Sui social, invece, il contenuto più condiviso da chi si riconosce nei valori dell’antifascismo è una clip registrata dal prof. Alessandro Barbero che spiega brevemente cosa si celebra il 25 aprile e quale sia il senso della Festa della Liberazione.
Un estratto ad hoc che segue la sua partecipazione a DiMartedì 23 aprile, durante la quale ha ricordato la differenza tra la memoria individuale e la Storia e su quanto sia difficile per qualcuno definirsi antifascista…