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Ferrara dal Nucleare all’assoluzione di Ruby (e di Silvio)

Seconda puntata di Qui Radio Londra per Giuliano Ferrara sul tema Ruby. Lo aspettavano tutti al varco ieri e lui, vecchio volpone, ha deviato sul nucleare. Il subdolo fine era quello di puntare la sua fiche sulla prospettiva che le proporzioni dell’incidente nella centrale di Fukushima siano in qualche modo contenute e non assumano i

pubblicato 15 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 07:56


Seconda puntata di Qui Radio Londra per Giuliano Ferrara sul tema Ruby. Lo aspettavano tutti al varco ieri e lui, vecchio volpone, ha deviato sul nucleare. Il subdolo fine era quello di puntare la sua fiche sulla prospettiva che le proporzioni dell’incidente nella centrale di Fukushima siano in qualche modo contenute e non assumano i contorni di una “nuova Chernobyl”. Per Ferrara solo in caso contrario “dovremmo pensarci bene“, noi italiani, a ributtarci nell’avventura dell’atomo. Il tutto non escludendo in nessun caso la possibilità e facendo finta che l’attualità non stia raccontando di un governo che non ha intenzione di fare nemmeno un passo indietro, contaminazione o fusione del nocciolo che sia.

Il direttore de Il Foglio è bravo, più bravo di tanti suoi detrattori che oggi si affannavano nel definirlo “deludente“, “in tono minore” all’esordio. Eppure non è così complicato capire che tipo di logica vile vuole utilizzare l’elefantino per legittimare a prescindere le tesi dei nuclearisti, come se in questo paese non si sia mai votato un referendum per abolirlo.

Ad ogni modo Ferrara stasera torna nel vivo e va a colpire lì dove Mauro Masi si augurava colpisse. D’altra parte è stato ripescato in Rai con un contratto lungo (e blindato) dopo la manifestazione del Teatro Dal Verme di Milano contro i nuovi “puritani” ed in difesa del vizietto del premier di frequentare una torma di ragazze giovani (forse troppo) e disponibili. Il conduttore prende spunto da un video, che trovate dopo il continua, sulla contestazione a Ruby Rubacuori inscenata a Maglie in occasione di una delle sue tante insensate ed inverosimili ospitate in discoteca.

In 5 minuti c’è tutto l’inventario delle giustificazioni già immaginate per contestualizzare le circostanze che vogliono Silvio Berlusconi soltanto reo di avere qualche innocente vizietto privato. L’infanzia difficile (allusione ai presunti maltrattamenti del padre islamico), la volontà di emanciparsene “usando il suo corpo come fanno tante“. Nessun riferimento alla minore età di Ruby, ma una filippica su quanti provano “rancore” nei confronti di questa novella Santa Maria Goretti in limousine.

Per aggredire verbalmente una ventina di persone che trovano inaccettabile che la marocchina ex nipote di Mubarak arrivi nella loro città come fosse una star e manifestano Ferrara ripesca l’immagine dei puritani del XVII secolo che applicavano la lettera scarlatta sulle vesti delle adultere.

La conclusione è da antologia con la citazione del vangelo di Giovanni: “chi è senza peccato scagli la prima pietra“. Come ricorda il giornalista nessuno scagliò la pietra e Gesù disse alla donna: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più“.

Ora probabilmente le avrebbe detto: “Va’ e d’ora in poi fatti ospitare nelle discoteche“.

Ruby contestata a Maglie