Giuliano Ferrara apre con la marcia nuziale – invece che con il Requiem – la puntata dell’8 novembre 2011 di Qui Radio Londra. Perché? Perché per Ferrara la notizia è che Berlusconi e Napolitano – due persone ragionevoli – hanno celebrato il loro «matrimonio», sono d’accordo su tutto e insieme salveranno l’Italia. Non risulta che i fatti siano esattamente questi, ma ascoltiamo la versione dell’elefantino.
Si raschia addirittura la voce Ferrara – è in imbarazzo pure lui? – quando racconta ai suoi telespettatori che il «clima di aggressività nei confronti dell’Italia è insostenibile».
Ferrara parla della perfidia dei mercati (con i franchi tiratori franco-tedeschi), si impappina un paio di volte quando parafrasa quello che secondo lui è stato un dialogo franco, schietto e pieno di responsabilità fra il premier e il Presidente della Repubblica. Naturalmente esalta il sistema delle urne e il richiamo al voto subito. Poi racconta che Napolitano è assolutamente d’accordo con Berlusconi: «La ringrazio per la sua disponibilità di offrirmi le dimissioni», avrebbe detto Napolitano a Berlusconi secondo Ferrara. Si gratta la testa, il giornalista. Sì. E’ in imbarazzo pure lui.
Ma poi chiude, senza vergogna:
«Una giornata piena di perfidie e di angosce che finisce in modo rassicurante. Possiamo andare a letto tranquilli».
E questo sarebbe il giornalista che secondo alcuni potrebbe andare in prime time su RaiDue e che Parenzo potrebbe volere nel network di reti locali che trasmette anche Servizio Pubblico. Andiamo bene.
In Qui radio Londra, i fatti di cui ha fame il pubblico lasciano spazio alle opinioni.