Fedez e Articolo 31 a Sanremo 2023: “Giorgia, legalizzala!”
Un appello lanciato nel mezzo del medley nella serata dei duetti e delle cover per Fedez e Articolo 31 a Sanremo 2023.
Fedez e Articolo 31 a Sanremo 2023 hanno un messaggio per la Premier Giorgia Meloni: “Giorgia, legalizzala!”. Il tutto durante il medley che gli Articolo 31 hanno scelto come cover, ospitando il ritrovato amico Fedez come ospite. E la reunion ha avuto un suo momento social con un tweet che ha sugellato la ritrovata amicizia.
Tornando all’esibizione nella Quarta Serata di Sanremo 2023, dopo aver scatenato l’inferno con l’esibizione – non concordata con la Rai – nella quale ha strappato la foto del viceministro Bignami, Fedez si rende protagonista di un altro momento da sudore freddo per i vertici Rai, dentro e fuori l’Ariston.
“Giorgia, legalizzala!” si alza nel mezzo di Ohi Maria!, uno dei brani più celebri del gruppo milanese, in cui si ‘evoca’ il consumo di marijuana. Da qui il diretto link e quel richiamo alla legalizzazione delle droghe leggere. Ed è facile immaginare che il Governo Meloni non abbia nessuna intenzione di accogliere l’appello del trio. Si attendono risposte ‘ufficiali’ dei vari esponenti politici, soprattutto via social.
L’appello di Fedez e degli Articolo 31 sarà benzina sul fuoco delle polemiche politiche, alimentate sui social. Già nei giorni scorsi diversi esponenti hanno criticato il Festival per vari motivi, dal gender fluid di Rosa Chemical al videomessaggio – poi declassato a breve testo – del presidente Zelensky, che proprio in questi giorni ha incontrato Re Carlo III, il presidente francese Macron e ha incontrato il Parlamento Europeo. Un tour che avrebbe dovuto vedere anche un incontro con la premier Giorgia Meloni e che avrebbe, in linea ipotetica, potuto concludersi persino all’Ariston.
Al di là delle questioni – politicamente – serie, il Festival è da sempre una fucina di polemiche, in quanto ribalta televisiva senza pari in Italia: anche Zarrillo a inizio serata ha rivolto un appello ai telespettatori perché ci si indigni per le cose importanti, come chi mette a rischio la democrazia.