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Federico Russo a Tv Talk risponde a Blogo: “Il nuovo giudice di The Voice? Jovanotti mi piacerebbe tanto”

Dj, già conduttore di The Voice of Italy, ora volto di Emozioni di Rai 2: Federico Russo parla del racconto tv a Tv Talk.

pubblicato 18 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:07

Ospite di Tv Talk, Federico Russo risponde a una della domande proposte dai nostri lettori e scelta dalla redazione del programma di Rai 3 (in onda ogni sabato alle 15.00) e parla di musica in tv ora che è alla guida di Emozioni, il programma di Simona Ercolani tornato nella seconda serata di Rai 2.

“La musica in tv funziona se racconti una storia: succede anche nei talent, dove al di là delle interpretazioni conta molto la storia del protagonista”

dice, con grande onestà intellettuale (e senza cedere alla tipica recriminazione de ‘la musica in tv non funziona’), Russo che non può certo dimenticare di aver condotto la seconda edizione di The Voice of Italy tutta incentrata sulla storia di Suor Cristina. Ed è proprio sul futuro del talent di Rai Due che verte la domanda scelta da Tv Talk e letta da Cinzia Bancone, che punta su Dragone189: “Puoi darci qualche anticipazione su The Voice? Dopo l’addio di Raffaella Carrà, chi vedresti bene come quarto giudice-coach?“.

Ovviamente la prima parte della domanda scivola su una risposta da manuale:

“Non so dirvi nulla perché non so nulla neanche io. Non ho idea di chi si siederà su quella poltrona. Ho la stessa vostra curiosità”

commenta a favore di telecamere. Altrettanto diplomaticamente ‘glissa’ su chi vedrebbe bene al posto di Raffaella Carrà, però forse in questo caso è la prima risposta quella che conta:

“Ne vedrei bene talmente tanti. Mi piacerebbe tantissimo Jovanotti…. Morissey (di cui si era parlato poco prima per la sua ospitata a Gazebo, ndr). Sono tanti i nomi che mi piacerebbe vedere, ma non so nulla di chi sarà ul nuovo giudice”.

 

Che la musica sia ormai il tratto distintivo della sua carriera tv è poco ma sicuro, ma non vuole restare chiuso in questa ‘gabbia’ e fa un appello ai direttori di rete e agli autori tv perché possa essere ‘visto’ anche al di là delle sette note:

“La musica mi ha un po’ ingabbiato? Un po’ sì,  visto che il 99% delle cose che ho fatto hanno a che fare coi la musica, anche quando ho lavorato per Sky Sport. E’ un po’ una gabbia, ma anche una copertina di Linus. E’ una materia che mi piace, ma mi piacerebbe anche fare qualcosa di diverso e magari continuare a sentire la musica a casa…”.

E mentre Riccardo Bocca de L’Espresso analizza il ‘caso’ Fedez, vedendo in lui una sorta di Gabibbo rap (“Mi ricorda molto il Gabibbo perché sa capitalizzare l’indignazione popolare e la esprime in modo chiaro. E questa è televisione“), Russo non nasconde il suo apprezzamento per questa ondata ‘hip hop’ che ha invaso la tv italiana:

“Non so se siano una moda passeggera, ma appertengono a una corrente che è abituata a dire le cose senza filtro. Mi piace che ci siano, mi piace la loro forte presenza e mi piace che non abbiano quella ‘mediazione’, quel filtro che spesso ha chi fa tv”.

Intanto con Emozioni racconta una musica lontana dalla sua generazione, partita con Jannacci, continuata con Bobby Solo e Little Tony e che tra due settimane racconterà Mino Reitano: la missione di Russo, però, è proprio quello di avvicinare un pubblico lontano, per età, a questa musica e queste storie lontano nel tempo. Per ora gli ascolti hanno perso qualcosa, come sottolinea la Motta: 1,5% in meno rispetto alla scorsa edizione a fronte anche di un diverso traino. Ma la composizione dell’ascolto vede un aumento della fascia 4-14 anni e un pubblico più ‘popolare’. Mi domando cosa ci facciano i 4-14enni su Rai 2 il mercoledì sera alle 23.45, ma questo dovremmo chiederlo all’Auditel.

Intanto in bocca al lupo a Russo. Per tutto.