C’è amarezza nelle parole di Federico Quaranta ormai ex conduttore di Linea Verde: il suo nome non figura nei palinsesti Rai della stagione 2019/20 presentati qualche giorno fa. Insieme a lui fanno il paio i volgarmente chiamati ‘trombati’ Benedetta Rinaldi, Cristina Parodi, Antonella Clerici (che sarà comunque al timone di Telethon) e Luca Rosini.
Dalle pagine del settimanale Spy il 52enne non nasconde una certa delusione spiazzante per la mancata conferma al programma naturalistico della domenica di Rai 1:
Un anno fa sono stato io a sostituire Patrizio Roversi (dopo 5 edizioni): un grande professionista, un uomo colto, con un passato televisivo prestigioso. Ho preso io il testimone della conduzione di Linea Verde, dopo una gavetta importante nel campo del turismo e dell’agricoltura, per meriti: era il mio sogno arrivarci e il programma ha registrato gli ascolti più alti degli ultimi decenni.
Rivendica con convinzione i risultati raggiunti dalla trasmissione nella quale ha affiancato l’ex miss Italia Daniela Ferolla, ora spostata all’edizione del sabato. La notizia della sua assenza nella prossima edizione è piombata come un fulmine a ciel sereno (“L’ho letto sui blog. Lo stesso giorno il capostruttura del programma mi ha comunicato che ora non sono prioritario per il direttore e per la rete“) ma afferma di non avere rammarichi…: “Sia chiaro, è nelle facolta di qualunque direttore di rete cambiare i conduttori. E’ un suo diritto sacrosanto scegliere i cavalli della sua scuderia.”
Al suo posto arriverà Beppe Convertini (ora a La vita in diretta estate):
La scelta è ricaduta su di lui ma non so chi sia, non lo conosco – nel senso che non ho mai avuto a che fare con lui – e non ha colpe. Magari sarà una scelta convincente, magari sarà molto bravo: lo scopriremo solo vivendo, come diceva Lucio Battisti.
Non ci saranno rammarichi o rimpianti, eppure qualche sassolino (pardon, sasso) dalla scarpa Federico Quaranta se lo leva eccome:
Di solito quando uno fa molto bene viene confermato: la meritocrazia dovrebbe dire una cosa del genere, no? A me sta bene che Convertini sia stato promosso perché ha avuto il merito di aver raggiunto un buon risultato con La Vita in diretta estate. Ma perché lui sì e io no? Non capisco io sia stato penalizzato pur avendo merito: questa è l’unica domanda che mi faccio.
E quando gli viene domandato qual è il messaggio che si nasconde dietro l’hashtag #iltalentononbasta allegato ad una sua foto pubblicata sul profilo instagram poco prima dell’inizio della presentazione dei palinsesti Rai lui risponde:
Non travisate, non mi riferivo a Convertini. Il talento non basta mai: bisogna studiare, impegnarsi e avere la schiena dritta. Non ho mai avuto santi in paradiso: io punto tutto sul lavoro e sui risultati, mai sulle scorciatoie. Uno cade e si rialza.
Per il momento non c’è stata nessuna proposta da parte dell’azienda per nuovi progetti tv (“Il direttore di Rai 1 non credo mi conosca: non ci siamo mai parlati, né incontrati per un confronto”) ma la radio non lo abbandona:
Continuerà il mio impegno quotidiano con Decanter, su Radio 2. La radio non è un contentino né un ripiego, ma un onore. Il direttore Paola Marchesini mi ha sempre sostenuto. Cosa bolle in pentola? Lo vedrete.